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Giornalista televisiva, conduttrice radiofonica e firma de Il Mattino: oggi Delia Paciello ha scelto di scendere in campo al fianco di Vincenzo De Luca alle elezioni regionali. Una decisione “last minute”, che ha sorpreso anche coloro che l’hanno seguita nel suo programma sportivo, Delietta Gol. Ma in realtà le sue idee politiche sono ben chiare e dopo aver seguito la comunicazione della lista Fare Democratico ha deciso di uscire allo scoperto e accettare l’invito del governatore uscente.

Delia, come è nata questa avventura?

Innanzitutto sono onorata per la stima dimostrata da De Luca e da Giuseppe Romano, presidente Asi e Cise. Seguo da tempo il progetto di Fare Democratico al quale collaboro già da un po’ dietro le quinte, però devo confessare che alla prima chiamata a scendere in campo ho un po’ tentennato. Temevo ripercussioni lavorative esponendomi politicamente. Poi mi sono detta che non sarebbe stato giusto farmi condizionare da queste paure, e così ho deciso di affrontarle e lottare contro di esse. Ed eccomi qui“.

Ti vediamo già molto attiva e battagliera. Quali sono secondo te i tuoi punti di forza e le cose sulle quali vorresti lavorare da consigliera?

Sono una giornalista, e per me la ricerca della verità è una missione di vita. E soprattutto in politica la trasparenza dovrebbe essere un valore indispensabile. Ne ho viste tante in questi anni, ci sono cose che tutti sanno e di cui nessuno parla perché è inutile, i poteri forti e la corruzione ramificata a tutti i livelli impediscono che le cose cambino. Oggi mentre io provo a far riflettere la gente sull’importanza del voto, che è la nostra unica arma per togliere un po’ di marcio, in tanti comitati elettorali stanno facendo telefonate per controllare i nominativi degli elettori comprati con scambi di favori. Spesso sento dire che la politica è sporca, che votare è inutile, senza pensare che così lasciamo decidere agli altri. Il fatto è che questa politica sporca la mandiamo avanti noi votando persone corrotte, persone che non possono pensare all’interesse del popolo perché se il popolo sta bene, loro non possono più comprare voti, arricchirsi e prendere potere con tanta facilità. Pensate solo che se prima i voti si compravano in cambio di un posto di lavoro, oggi si promette di aiutare la stessa persona a non perdere quel posto di lavoro. Se prima ci volevano 30 euro per comprare un voto, oggi ne bastano 10. Si approfitta del bisogno, un bisogno che se viene colmato toglie potere. E allora si concedono solo piccoli contentini, briciole. Ma è un circolo infinito: persone messe lì dal potente di turno che deve restituire il favore appena chiamato in causa: è così che la corruzione si diffonde e si impadronisce di tutto. Questa è una cosa di cui parlo molto, vorrei far aprire gli occhi a tante persone. E votare per clientelismo o non votare appoggia questo sistema corrotto“.

Quali sono le priorità del tuo impegno politico?

Chi mi conosce sa che mi sta a cuore il tema delle discriminazioni sessiste, una lotta che porto avanti da anni. Vorrei migliorare gli impianti sportivi, perché lo sport deve essere accessibile a tutti: è indispensabile non solo per il benessere psicofisico, ma anche nell’educazione visto che insegna valori importanti quali il rispetto degli avversari, lo spirito di sacrificio, l’impegno, la dedizione, il rispetto delle regole, la lealtà: cose che dovrebbero farla da padrona anche nella vita di tutti i giorni. Così come vorrei approfondire la situazione della terra dei fuochi, visto che mio padre è morto di cancro in quei posti e non vorrei che altre persone ancora debbano pagare. Ma le terre da bonificare sono un po’ in tutta la Campania, dalle mie parti c’è tutta l’area dell’ex Italsider che resta abbandonata da anni. Mi interesso molto anche alle politiche giovanili, all’arte e allo spettacolo e ci sono dei progetti da sviluppare per valorizzare anche l’arte delle nostre terre creando nuova occupazione e favorendo il turismo. Abbiamo la fortuna di avere luoghi meraviglioso invidiati da tutto il mondo, siamo la culla dell’arte e della cultura, siamo pieni di inventiva: non ci manca niente per crescere anche economicamente. L’occupazione, per l’appunto, è un tema cruciale: è importante sia seguire i giovani dopo gli studi per indirizzarli concretamente verso il mondo del lavoro evitando la fuga, sia migliorare la situazione dei precari. In più nell’ultimo periodo ho seguito con molta attenzione la situazione di numerose categorie di lavoratori danneggiati dalla crisi provocata dal Covid, e ho appoggiato con forza alcune proposte dei lavoratori presentandole al presidente, che si è sempre mostrato molto disponibile e pronto intervenire venendo incontro alle loro esigenze“.

Come pensi abbiano giudicato la tua candidatura i tifosi e tutti coloro che ti seguivano nelle trasmissioni sportive?

Ho ricevuto tanto affetto, tanto appoggio e tanta stima che neanche immaginavo. In realtà i miei amici più cari che mi conoscono da tempo non sono rimasti sorpresi. Già dall’adolescenza militavo nei partiti politici e intraprendevo lotte, organizzavo manifestazioni come rappresentante d’Istituto al liceo, per poi allontanarmi durante il periodo universitario, quando studiavo e lavoravo per pagarmi gli studi visto che a 18 anni ho scelto di andare via di casa e rendermi autonoma. In quel periodo però mi sono resa conto delle vere difficoltà della nostra società. Sono dovuta crescere in fretta e dopo aver studiato ingegneria alla Federico II di Napoli mi sono data al giornalismo, una passione che avevo da bambina… Ma senza raccomandazioni mi sentivo avvilita nell’inseguire questo sogno. E invece ce l’ho fatta. Ricordo ancora che da piccola dicevo al mio papà che avrei voluto lavorare a Il Mattino, peccato che lui non sia riuscito a vedere il giorno in cui ce l’ho fatta. E ora dopo tutti i sacrifici che ho fatto credo di dover fare qualcosa in più e lottare contro tutte le ingiustizie che la fanno padrona nella nostra società. Ma questa è una cosa che ho sempre avuto nel sangue, e ora vorrei avere la possibilità di fare qualcosa di concreto“.

Si può conciliare il giornalismo con la politica?

Qualcuno mi ha detto anche che un giornalista non dovrebbe esporsi per poter essere oggettivo. A me viene da sorridere davanti ad affermazioni del genere: purtroppo nessun giornalista può essere oggettivo, e chi ci legge o ci ascolta dovrebbe imparare a capire che basta una parola o il modo di dire una cosa per trasmettere un messaggio piuttosto che un altro. Un titolo ad esempio fa tanto, e quasi sempre esprime intrinsecamente un’opinione. E poi io vengo dal giornalismo sportivo, dove ogni collega è tifoso, e nessuno è mai imparziale. Ma è bene riconoscere che siamo giornalisti ed abbiamo delle nostre idee, e chi ci legge e ci ascolta dovrebbe prendere con le pinze le cose che diciamo e ragionarci sopra con la propria testa, non assumerle per giuste perché le ha dette la televisione o il giornale, o ancora un libro. È un’educazione che andrebbe data fin da bambini, abituare i giovani a ragionare, sempre“.

La campagna elettorale è dura, come la stai affrontando e come unisci il tuo lavoro con questo?

Al momento Delietta Gol, la mia trasmissione, è in pausa estiva e riprenderemo con l’inizio del campionato anche su una Tv nazionale. In ogni caso per par condicio non avrei potuto continuare programmi televisivi in questo periodo, ma resterà sempre il mio lavoro visto che non ho intenzione di guadagnare dalla politica. Sicuramente sarà un impegno costante e già da ora ho dovuto notevolmente diminuire i lavori di ufficio stampa, che mi impegnavano quotidianamente. Sono brava ad organizzarmi, ho sempre fatto tante cose da sola non potendo vantare aiuti, e continuerò a mettere la stessa passione e lo stesso amore in ogni cosa che faccio. Sono così e non saprei fare diversamente“.

Tutti fanno promesse in campagna elettorale. Quali sono le tue?

Per prima cosa il politico non dovrebbero fare il vip, ma dovrebbe ascoltare la gente e rappresentarla, facendo gli interessi del popolo che rappresenta. Io mai come ora ho aperto i miei canali social agli elettori, dove leggo tutte le loro segnalazioni e provo a rispondere a tutti con l’aiuto del mio staff. Quella di ascoltare i loro problemi e le loro segnalazioni provando sempre a trovare soluzioni è la prima promessa che faccio. Poi prometto di lottare contro un sistema marcio e di mettere tutto il mio impegno per cambiarlo, per mettere fine a tante ingiustizie. E poi e la mia anima da giornalista continuerà a regnare, e non posso non promettere sempre verità e trasparenza. Le parole al vento, i favori assicurati e il clientelismo lo lascio agli altri. Ma spero che i campani aprano gli occhi e non si facciano più prendere in giro da questo“.