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Napoli –  Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Juventus. Il tecnico bianconero ha presentato la sfida di domani sera al San Paolo. Ecco le sue parole.
 
Napoli – “Loro vogliono batterci per dimostrare che sono più bravi di noi, ce l’hanno dentro, è una settimana o forse più che preparano questa partita. Io credo che domani non sarà una partita bloccata, il Napoli gioca in modo diretto e troveremo quindi qualche spazio. Ci giochiamo due terzi di Scudetto. Le vittorie dei campionati passano dalla quotidianità, la Champions è un’altra roba. A livello mentale sarebbe una soddisfazione andare a battere la seconda e confermare quello che stai facendo, perché il campionato alla fine lo vince la più forte, quella che è stata più regolare e ha dato continuità perché devi arrivare a un tot di punti facendo gol e subendone pochi. Ronaldo sta bene e giocherà. Su Khedira bisognerà fare dei controlli, al momento non ci sono date di rientro. Speriamo di recuperare Douglas Costa contro l’Atletico Madrid. Cuadrado non rientra e gli altri sono fuori ancora”.

 

Polemica social – “Il fatto che faccia rumore il mio silenzio social è un problema. Scrivevo un messaggio dopo le partite, la ritengo una cosa normale. L’altra sera a casa a cena ho detto, domani chiudo i social. La trovo una cosa normale, un essere umano che decide di uscire dai social. Mi ha meravigliato che sia stato fatto questo clamore, nemmeno fosse una strategia mondiale di guerra nucleare… Se poi qualcuno si è perso dal conto alla rovescia, dico che ora mancano 10 giorni all’Atletico Madrid. Se non torniamo alla normalità diventa tutto un problema, la normalità è la cosa più semplice anche se capisco che le cose semplici destabilizzino. Gli insulti? Io i social non li leggo, ho sentito e son cascato dal pero, poi le critiche che ci siano è giusto che vengano dettate da aspettativa al di là di ogni realtà perché nella Champions può succedere di tutto. Noi siamo andati a Madrid senza sei giocatori, la Champions è così non è il campionato, se perdi sei bello che andato… Le critiche se costruttive le accetto, se si parla da un’aspettativa lontana dalla realtà, non è più affar mio. I social sono uno strumento valido ma non per tutti: penso alla pedofilia, allo stalking, è un problema sociale mica mio”.

Tifosi – “Io mi rendo conto che magari…ma io sono così. I tifosi che vengono allo stadio mi hanno sempre fatto sentire affetto, non posso che ringraziarli. Se poi finita la partita, rientro negli spogliatoi e non manifesto con capriole, salti, eccetera…non posso farci niente. Io sono un allenatore, devo dare l’esempio, devo essere accettato per quello che sono. Se mi arrabbio lo faccio con me stesso non con gli altri. L’importante è esser lucidi in quello che vedo e che sarà”.

Futuro – “E’ semplice. Ho visto il presidente l’altro giorno, lo faccio quasi sempre quando è a Torino. Come tutti gli anni ci vedremo per parlare di come sta andando l’annata, del futuro, senza nessun problema. Sono legato alla Juventus, in quattro anni ci siamo tolti tante soddisfazioni, quest’anno siamo ancora in corsa per campionato e Champions, dispiace per la Coppa Italia. In Champions siamo lì, può capitare di perdere 2-0 l’andata, dispiace per le reazioni che si sono create a causa di aspettative sbagliate sulla possibilità della Juventus di vincere 3-0 a Madrid. Noi in 51 partite di Champions abbiamo perso 11 volte, di cui due ininfluenti, poi una con lo United e una col Bayern che poi avevamo pareggiato, le altre abbiamo perso solo con Barcellona, Real e Atletico, le tre squadre che sono nel ranking sopra la Juventus”.