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Napoli – “L’Asl di Napoli si è comportata come se il protocollo non esistesse” così i legali della Figc sullo spinosissimo caso Juventus-Napoli.

La Figc sarebbe andata contro il Napoli e l’Asl partenopeo in quanto l’azienda sanitaria locale non avrebbe specificato adeguatamente il motivo dello stop imposto ai calciatori azzurri, solo pochi minuti prima di partire alla volta di Torino.

Così, come si legge sul Corriere della Sera, i legali della federazione calcistica stanno evidenziando delle incongruenze con la decisione presa dall’Asl napoletana, senza considerare il “protocollo siglato tra la Lega e le società di calcio”.

Nessuno è così sciocco dal sostenere che le Asl non abbiano alcuna competenza – spiegano i legali della Figc – in materia, ma possono intervenire solo se, nel loro territorio, di fronte a casi cogenti (un aumento pericoloso dei contagi, una situazione preoccupante nelle terapie intensive) sia necessario impedire al gruppo squadra di muoversi per svolgere allenamenti e partite”.

Va però adeguatamente motivato – continuano gli avvocati – cosa che non ha fatto la Asl di Napoli quando ha impedito alla squadra di andare in aeroporto, comportandosi come se il protocollo non esistesse”.