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LATINA – Una tragedia per tutti. Per chi è stato ucciso e la sua famiglia e per chi ha fatto fuoco e si riaccende la polemica sulla legittima difesa. Ieri notte un avvocato di Latina, Francesco P. ha fatto fuoco uccidendo un rapinatore entrato nel suo appartamento: era un napoletano in “trasferta”. Domenico Bardi, 41 anni.

Ha sorpreso questo pomeriggio alcuni ladri mentre cercavano di rubare all’interno dell’abitazione del padre in via Palermo a Latina, ha così preso la pistola regolarmente detenuta e ha premuto più volte il grilletto, uccidendo uno dei tre ladri che cercavano di scappare. L’avvocato 47enne avrebbe raccontato agli investigatori di “aver visto uno dei ladri infilare la mano in tasca e preso dal panico ho sparato molti colpi di pistola”. Adesso è indagato per eccesso di legittima difesa.

L’uomo aveva con sé due caricatori da 13 munizioni. Intanto il medico legale Tommaso Cipriani ha effettuato un primo esame esterno sul cadavere del malvivente, un 41enne napoletano. Sarebbe emerso che l’uomo sia stato colpito da due colpi di pistola esplosi da una distanza di 10 metri mentre si trovava di spalle. Questo confermerebbe che il ladro è stato ucciso mentre stava fuggendo. Sono in corso le indagini della squadra mobile insieme al pm Simona Gentile. L’avvocato Palumbo si trova ora negli uffici della questura di Latina dove sarà interrogato dal magistrato. Il 47enne rischia l’arresto con l’accusa di omicidio volontario.