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Una lettera aperta al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e al Consiglio Comunale, per chiedere di “sospendere immediatamente la delibera” sui garage interrati al Vomero Arenella, e di “bloccare l’avvio dei lavori a Piazza degli Artisti”. L’ha scritta la rete sociale No Box, invocando l’attivazione di “un serio tavolo sulla mobilità cittadina a cui tutte le associazioni e movimenti in calce danno da subito la loro disponibilità a un confronto e contributo fattivo sulle soluzioni per vivere tutti in una città più bella, gentile, sostenibili e, quindi, vivibile”.

Le richieste partono da lontano. “Siamo nel 2023 ed ormai, finalmente – si legge -, c’è la consapevolezza di essere in pieno Global Warming con conseguenti cambiamenti climatici in atto e, gli effetti, già colpiscono duramente la nostra città”. Questo scenario, “con il parallelo consumo di suolo, è frutto di una visione di sviluppo nel quale il sistema di mobilità basato sull’auto è uno dei maggiori responsabili e, per tale motivo, moltissime città stanno rivedendo il loro modello urbano, puntando sempre di più all’incremento delle aree verdi, al potenziamento di sistemi di trasporto sostenibili, alla previsione di vaste ZTL e aree pedonali”. Rispetto “a politiche innovative che investono gran parte dell’Europa e del mondo e soprattutto alla vigilia del 2035, anno in cui non si potranno più vendere nuove auto con motori benzina o diesel – scrivono i No Box -, apprendere che questa giunta si appresta a approvare parcheggi interrati a Piazza Vittoria, Piazza degli Artisti, via De Ruggiero, e via Cerlone, lascia esterrefatti perché si conferma la volontà ed una visione politica della mobilità antistoriche e, spesso, possono nascondere precisi interessi speculativi”.

Gli attivisti chiedono “di spiegarci quali siano le ragioni culturali, politiche, di interesse per la comunità napoletana, per queste decisioni in contraddizione con gli stessi, presunti, obiettivi di rilancio della città”. A supporto delle argomentazioni, si fanno due esempi. “Quello del progetto di Piazza Vittoria per duecento posti che – afferma la lettera – noi riteniamo dannoso e completamente inutile, anche a fronte delle esperienze dell’ultimo decennio quando, in occasione di grandi eventi (America’s Cup, Pizzafest e sagre varie), centinaia di migliaia di cittadini hanno raggiunto il lungomare utilizzando parcheggi di scambio esterni e trasporto pubblico, sulla base di seri piani di mobilità”.

A fronte di ciò, “a cosa serve – si domanda – un piccolo parcheggio che devasterà l’area per molti anni senza apportare alcun beneficio? O forse l’obiettivo è quello di realizzare un parcheggio per duecento privilegiati?”. Stesso discorso “vale per l’assurdo parcheggio di Piazza degli Artisti/De Bustis/via Tino di Camaino, soluzione partorita da menti che non conoscono il territorio e – sostengono gli attivisti -, tenuto conto della pertinenzialità ampliata anche ad oltre 2 KM rispetto alle indicazioni della Tognoli (sic!), fanno pensare di mirare solo a fini speculativi (come più volte evidenziato anche dalle associazioni e cittadini riuniti nella rete No Box che da anni stanno manifestando contro questo assurdo progetto)”. Quindi un ammonimento. “In questo quadro – chiosa la missiva – Le, Vi chiediamo di non rischiare di essere ricordati in futuro, come avvenuto per i consiglieri del periodo laurino, come complici di questo nuovo inutile sacco della città e piuttosto di essere ricordati come difensori dei diritti della natura e del buon senso”.