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Napoli – Attivista della primissima ora, poi messo alla porta con l’epurazione scaturita dalle “comunarie” di Napoli del 2016, Roberto Ionta segue con amarezza e disincanto la fase che il Movimento 5 Stelle sta attraversando. L’avvocato, preso atto dell’intervento in Senato del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, racconta ad Anteprima24 tutta la propria delusione: «Per anni molti miei compagni di avventura si sono dati un gran da fare accusandomi di essere un “pidiota”. Adesso è invece chiaro agli occhi di tutti che quello che sta prendendo forma è un vero e proprio patto con il diavolo pur di non andare alle elezioni. Siamo davvero a un passo dal grande inciucio, vale a dire l’accorso con il Pd, quello stesso partito che il M5S ha sempre avversato. Una situazione vergognosa, frutto di un’incoerenza ai massimi livelli».
 
Su quali scenari andranno adesso a profilarsi l’avvocato Ionta sembra avere le idee molto chiare: «Nessuno – ragiona – mi toglie dalla testa il pensiero che il regista di questa fase sia Roberto Fico, la figura che all’interno del Movimento ha più spesso guardato a sinistra. Non a caso oggi il Pd sta per diventare la sponda politica su cui costruire un nuovo Governo. Si farà quindi un Conte-bis grazie all’alleanza con i dem e con la Lega estromessa dall’Esecutiva. L’unico argine a questa deriva potrebbe essere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, spinto dall’Europa, dovrà valutare bene cosa potrà fare il nuovo Governo per sostenere le linee di Bruxelles e rispettare le scadenze. L’imperativo, si sa, è quello di garantire i mercati e il debito pubblico. Il prossimo sarà in ogni caso un Governo lacrime e sangue, su questo c’è da esserne certi».
 
Qualora questa ipotesi non prendesse corpo e si andasse invece a elezioni anticipate il Movimento, secondo Ionta, rischierebbe un tracollo senza precedenti: «Il M5S – afferma – arriverebbe quasi sicuramente dopo Fratelli d’Italia. Salvini sbancherebbe, il Pd in lieve risalita arriverebbe al secondo posto. Il Movimento 5 Stelle nella migliore delle ipotesi non supererebbe il 12 per cento. È questo il conto da pagare per tutte le marce indietro nel programma fatte in questi ultimi mesi».
 
Ionta, nonostante sia stato reintegrato dal Tribunale di Napoli che ha dichiarato illegittima la sua espulsione e quella di altri 22 attivisti, per il momento resta ancora ai margini del M5S. L’avvocato napoletano ha infatti deciso di non aderire alla nuova associazione istituita da Davide Casaleggio e Luigi Di Maio. Una scelta che oggi rivendica con convinzione: «Basti vedere le condizioni in cui è ridotto il Movimento a livello locale, è del tutto scomparso ed è sempre più inattivo. Penso soprattutto ai gravissimi problemi ambientali che affliggono zone come Pianura e Giugliano, dove la legge sulla Terra dei Fuochi è del tutto inattuata e il M5S non sta facendo nulla per cambiare passo».