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“Bisogna intervenire con urgenza per evitare l’ennesimo disastro ambientale lungo la fascia costiera di Giugliano, da Lago Patria a Licola. Nonostante i notevoli investimenti per l’impianto di depurazione Cuma-Licola, rientrato negli interventi finanziati con fondi Fesr 2007/2013 nell’ambito del “Grande Progetto Risanamento Ambientale e Valorizzazione dei Regi Lagni”, le forti piogge provocano ancora oggi gravi problemi ambientali. Le ostruzioni al canale che collega la stazione di sollevamento “Camaldoli” con l’impianto determinano la fuoriuscita di liquami che allagano terreni e strade. L’alveo dei Camaldoli, negli anni, ha funto anche da letto per gli scarichi abusivi fognari lungo il suo tragitto e dal 2013 ad oggi, come documentato da reiterate denunce, a seguito di piogge torrenziali, reflui invadono l’area, soprattutto in zona Santa Maria del Pantano, strada che attraversa tutta la fascia costiera di Giugliano, da Lago Patria a Licola, passando per Varcaturo. Nel complesso l’intero territorio presenta già tante criticità ambientali che incidono pesantemente sulla provata popolazione locale. Basti pensare alla presenza della cava nei pressi della masseria vecchia a Varcaturo, considerata una vera e propria bomba ecologica a causa delle frane e degli sversamenti”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, che sul tema ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale.

“Ho chiesto alla giunta di attivare tutti gli uffici competenti per un intervento immediato e definitivo teso ad evitare ulteriori conseguenze sull’ambiente e sulle comunità locali e – conclude – di farsi promotrice, insieme agli altri attori territoriali e alle associazioni ambientaliste, di una seria e radicale bonifica dei suoli dell’intero litorale”.