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E’ scomparso questa mattina l’avvocato Sergio Maione, classe 1947, imprenditore dalla caratura straordinaria e anima vibrante del tessuto economico e culturale della città di Napoli, proprietario del Grand Hotel Vesuvio. 

Cavaliere del Lavoro dal 2004 (lo aveva nominato il Presidente della Repubblica Ciampi), vicepresidente vicario dell’Unione Industriali di Napoli dal 2011 al 2014, Maione ha incarnato l’eccellenza imprenditoriale napoletana.

“La scomparsa di Sergio Maione rappresenta una grande perdita per Napoli. Un uomo che ha sempre guardato al futuro valorizzando la dimensione internazionale della città attraverso il biglietto da visita del Grand Hotel Vesuvio. Dell’albergo celebrammo recentemente i primi 140 anni: tanti i progetti imprenditoriali in campo, tanto l’amore per Napoli. Alla famiglia la vicinanza mia personale e di tutta l’Amministrazione”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. 

 “Grande dispiacere e tristezza” vengono espressi dall’ex sindaco Antonio Bassolino per la scomparsa di Sergio Maione. “Imprenditore napoletano di valore – ricorda Bassolino su Twitter – che ha saputo legare il suo nome soprattutto al Grand Hotel Vesuvio”. Il Vesuvio tra l’altro ospitò a Napoli Bill Clinton e altri ‘grandi’ durante il G7 del 1994 con Bassolino sindaco e Berlusconi premier. 

“La scomparsa di Sergio Maione, imprenditore illuminato, cavaliere del lavoro, vicepresidente degli industriali di Napoli ci lascia sgomenti”. Così Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania. “Mai una volta sopra le righe – prosegue Martusciello – e’ stato un’ anima critica e costruttiva della città. Soffriva quando la vedeva nel degrado, gioiva quando la vedeva rinascere. Un napoletano vero. Un signore di altri tempi. Da oggi Napoli e’ più povera”, conclude il coordinatore forzista.