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Napoli – Previsioni meteo “imprecise”, scatta la rabbia dei primi cittadini contro la Protezione Civile e l’amministrazione centrale. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’omologo di Benevento Clemente Mastella non ci stanno a ritrovarsi ancora una volta con il cerino in mano e in coro denunciano: «Comuni a corto di informazioni, impossibile in questo modo stabilire il da farsi». Le elaborazioni relative alla giornata di oggi avevano infatti prospettato una serie di piogge a dir poco apocalittiche, salvo poi prendere forma come dei normali temporali di media intensità. Sta di fatto che in via precauzionale le scuole di ogni ordine e grado sono rimaste chiuse per non correre rischi.

De Magistris e Mastella non ci stanno però a finire nel tritacarne delle polemiche e se la prendono con la scarsità di dettagli nelle indicazioni delle criticità e delle risorse per la messa in sicurezza che lasciano i sindaci, in prima linea nella catena di responsabilità, con il cerino in mano. «Il Paese – ragiona il sindaco di Napoli – sta già vivendo con molta confusione, ma le indicazioni della Protezione Civile, mai dettagliate, molto spesso generiche, ci lasciano con il cerino in mano. Abbiamo la responsabilità di tutto e del contrario di tutto. E dato che il Governo pensa a tutto fuorché a mettere più risorse per la sicurezza, vuol dire che da oggi in poi prevarrà l’eccesso di zelo». Per l’ex pm è meglio prevenire «che disseminare lacrime di coccodrillo» e generare «rimpalli di responsabilità», come è accaduto nel parco del Pollino, con 12 morti e una criticità soltanto gialla. «Il Paese deve decidere – conclude de Magistris senza soldi è profondamente insicuro dato che i cambiamenti climatici non sono una invenzione ma una certezza».

A rincarare la dose, pur con toni più pacati, ci pensa poi il sindaco di Benevento Mastella: «Ho ricevuto il bollettino della Protezione Civile nella tarda serata di ieri e mi sono giunte notizie della chiusura delle scuole anche a Napoli e a Salerno. Per quanto mi riguarda, ho deciso per lo stop in maniera precauzionale. Ma abbiamo bisogno di elementi più certi». Dal momento che le condizioni meteo si sono rivelate meno problematiche di quanto previste dalla Protezione Civile regionale, annuncia che porrà la questione anche in sede di assemblea dell’Anci: «Nel periodo invernale, essendo cambiato anche il clima, avremmo un allarme arancione ogni giorno, e dovremmo chiudere le scuole ogni giorno?» , è l’ultimo polemico interrogativo lanciato dal primo cittadino beneventano.