- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

I social possono essere una trappola, e i guru della comunicazione di Gaetano Manfredi dovrebbero ricordarglielo. Accade che un post compiaciuto del sindaco, dopo il primo concerto dei Coldplay a Napoli, venga inondato di commenti critici. Molti si lamentano per l’organizzazione dell’evento, non tutta di paternità del Comune in verità – e i disagi patiti prima e dopo l’happening musicale. Ancor di più le lamentele per i disservizi in città: strade sporche, trasporti pubblici carenti, l’invadenza dei parcheggiatori abusivi, la scarsa cura del verde. E nonostante le buone intenzioni del sindaco, le risposte irate si contano a decine.

“Ieri, tornando da Roma – scrive Manfredi su Facebook – molti ragazzi mi hanno fermato per manifestarmi la loro gioia di venire a Napoli per il concerto dei Coldplay allo stadio Maradona. Una bella soddisfazione! Uno spettacolo internazionale unico che Napoli aspettava da 30 anni. Da brividi l’omaggio di Chris Martin a Pino Daniele, realizzato con la giusta tenerezza che si deve ad un mito”.

Il primo cittadino auspica che “quei ragazzi, come tantissimi altri che erano presenti allo stadio, abbiano apprezzato la bellezza che la nostra Città ha saputo regalare al mondo. Il miglior modo per festeggiare la Festa della Musica a Napoli”. Ma il post beneaugurante innesca una serie di reazioni negative. “Si come no ben organizzato nel momento in cui non fai entrare acqua – replica una donna – è tuo compito imporre un prezzo simbolico all’interno l’acqua è stata venduta 3 euro a bicchiere un furto …..ma di che parliamo siete bravi solo a vantarvi di cose che non avete fatto voi ……per non parlare del fatto che chi sta in fila oggi per il concerto di stasera sta in mezzo all’ immondizia perché prevedere un servizio di pulizia notturna data la forte affluenza era una cosa difficile da prevedere …..siete senza vergogna”.

Un signore dice: “Tutto bellissimo sindaco, peccato per la solita pessima organizzazione che da sempre ci contraddistingue e per la quale ho aspettato dalle 15 alle 19 e 30 (e molta altra gente arrivata prima di me ancora di più) sotto 35 gradi di sole per entrare nel settore prato visto che non era stata predisposta un’entrata congrua al numero di persone e nonostante i cancelli dovessero essere aperti dalle 17”.

Un altro cittadino amplia il raggio della riflessione:“Sindaco manca il decoro, l’arredo urbano, la manutenzione, un trasporto decente all’altezza dei numerosi turisti. La gestione del verde pubblico è indegna, settecento alberi abbattuti con marciapiedi e asfalto devastati. Tronchi mozzati dappertutto e raccolta dei rifiuti e spazzamento davvero insufficienti”.

Una cittadina denuncia: “Sindaco tutti i turisti che ho incontrato si sono lamentati per le strade sporche e mezzi di trasporto”. Con Manfredi è più brutale un altro commentatore: “Occupati della manutenzione delle strade, del degrado, della sicurezza, del traffico, dei trasporti pubblici e della vivibilità della città in generale che è abbandonata a se stessa. Napoli non è popolata solo da commercianti e cittadini che hanno interessi a che vedere con il turismo. Vanno bene i concerti, ma non scadiamo nel ridicolo che le condizioni della città sono da terzo mondo!”. E via così, lo scontento monta tra chi risponde. Qualcuno rimprovera a Manfredi di “vivere nella campana di vetro”. E lui, che usa i social con parsimonia, forse si sarà pentito della sortita.