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Anche Marisa Laurito si schiera al fianco della famiglia De Crescenzo e condanna il manifesto di Severino Nappi. Come si ricorderà, l’esponente della Lega aveva utilizzato indebitamente la foto e una frase dell’autore partenopeo (“Napoli, l’ultima speranza dell’umanità”), per pubblicizzare il suo partito. “Nappi si è definito uomo d’amore ma dubito che sappia davvero cosa significhi. Gli vorrei tanto chiedere se davvero conosce la filosofia di Luciano De Crescenzo”, ha tuonato la direttrice del teatro Trianon Viviani sulle pagine de Il Mattino.

“Qualunque logo politico abbinato al nome di Luciano, con l’utilizzo di una sua frase, è sbagliato – ha proseguito la Laurito -. Non si usa la creatività di una persona mettendoci un logo, un marchio, comparandola e svendendola. Questo lo avrei detto anche se al posto di un partito ci fosse stata la marca di una saponetta. Che poi sia la Lega, certo, fa male ancora di più”. 

L’attrice non nasconde l’antipatia nutrita per la politica di Salvini: “Per quanti anni noi meridionali, noi terroni, noi colerosi, siamo stati attaccati dai leghisti? Già abbiamo rimosso tutto? Proprio non capisco come un napoletano possa definirsi leghista, uno che è nato in una città d’amore come ci ha insegnato Luciano, che poi tra l’altro nel lavoro era un tipo molto meticoloso e serio. Non avrebbe mai accettato di lasciar usare le sue idee così a cuor leggero”.

Il manifesto non è stato ancora rimosso, questo sorprende non poco: “E’ assurdo che Nappi non lo abbia ancora cancellato. Ero sicura che la cosa sarebbe finita nel giro di qualche ora e invece l’immagine è ancora lì. Considerando che Luciano non è più tra noi e che la famiglia non ne sapeva niente, questo manifesto per me è una doppia schifezza”