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Mare fuori, prodotta da Rai Fiction e Picomedia, serie dell’anno ai Nastri d’argento Grandi Serie, premiata ieri sera  a Napoli, è un vero e proprio tsunami mediatico. Ascolti monstre, quarta serie sul set (e a seguire quinta e sesta stagione), un film spin off e anche un musical e altro ancora, è quanto è emerso oggi in un incontro stampa, organizzato dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici e Film Commission Campania, con regista, produttori e parte degli adulti del cast. E intanto è al primo posto tra le serie più viste su RaiPlay dove sarà disponibile fino al 26 luglio, mentre a fine luglio (dal 27) la terza sarà su Netflix. Dice il produttore Picomedia Roberto Sessa: “Il futuro è roseo, ci sono diverse attività in cantiere oltre la quarta serie cui seguiranno la quinta e la sesta che definiremo in Rai nel prossimo futuro. C’è poi il musical grazie ad un accordo con una compagnia teatrale con alla regia Alessandro Siani e poi, infine, lo spin off cinematografico che non si chiamerà – ci tiene a ribadire più volte – Mare fuori, non si girerà nel carcere ed è ancora tutto in una fase embrionale. Non posso aggiungere molto altro”.

Più che la trama rivela qualcosa del climax della quarta serie il regista Ivan Silvestrini: “La terza stagione è stata calorosa nel bene e nel male e con un impianto shakespeariano, questa quarta che stiamo girando vede lati più oscuri, personaggi alle prese con demoni profondi. E questo vale anche per i personaggi più inaspettati”. E ancora il regista: “Il problema vero – scherza – è se i napoletani ci lasceranno davvero girare questa quarta serie. Ad ogni scena ti applaudono, spero che la apprezzino in silenzio calcolando anche che, in genere, ogni scena é una scena madre”.

Del fenomeno Mare Fuori, Sessa dice: “In Germania c’è stato un fenomeno simile con Sissi. Anche lì c’è stato un accumulo di ascolti su tutte le piattaforme che hanno distribuito proprio come è accaduto per Mare fuori. Facendo così un record di ascolti nel loro segmento aggregato complessivo”. Da qui anche l’idea del film spin off. Spiega ancora Sessa considerando la fascia di età rivelata dagli ascolti: “Forse questa volta riusciamo a portare il pubblico giovane anche in sala, anche se si parla in caso di uscita a fine 2024”.

Carolina Crescentini che interpreta il personaggio di Paola Vinci, direttrice dell’Istituto penitenziario minorile (Ipm) di Napoli non ci sarà nella quarta serie e questo, sottolinea Sessa, per “sua volontà e con nostro grande dispiacere”. Dice l’attrice oggi a Napoli: “Quello di Paola è un personaggio meraviglioso. Questi ragazzi mi hanno insegnato molto: alcuni erano minorenni e siamo cresciuti insieme”. I detrattori della serie? “Meno male che ci sono, nulla può compromettere il fatto che ormai siamo quasi parenti con il pubblico”. Infine Sessa precisa che la serie Nate Libere “è un progetto che abbiamo in testa da tempo, non c’entra con Mare Fuori, ma si ispirerà piuttosto a un carcere femminile, ma siamo ancora alle fondamenta del progetto”, mentre su un possibile remake americano di Mare fuori dice: “Tutto si è fermato per lo sciopero degli sceneggiatori, Beta Film è la società che ci rappresenta e tra i soggetti interessati c’è anche HBO”.