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Napoli –  Ieri, il giorno stesso in cui è diventata di dominio pubblico la notizia della sua richiesta di aspettativa come magistrato, la prima mossa di Catello Maresca candidato sindaco in pectore del centrodestra napoletano è stata quella di andare ospite al Peppy Night Fest, lo show del comico Peppe Iodice in onda tutti i venerdì sera su Canale 21.

C’era stato anche Antonio Bassolino prima di lui. Fatto sta che se l’ex sindaco e governatore seppe affrontare la prova della diretta con la banda di Iodice da navigato uomo di politica e di comunicazione, Maresca candidato sindaco ha avuto un battesimo del fuoco. 

E’ stato sul palco del Troisi, laddove va in onda la trasmissione di Iodice, per oltre mezz’ora. Ma ne è stato davvero protagonista per pochissimo, in realtà. Sovrastato da Stefano De Martino, suo “collega giudice“. E poi dall’entrata in scena, in ordine di apparizione, di Rosalia Porcaro, Francesco Paolantoni e Biagio Izzo. Meno male che, tutto sommato, Papusciello è rimasto buono buono in un angolo.

E quindi: la prima uscita in tv di Maresca libero dai suoi doveri di magistrato rischia di entrare negli annali di comunicazione politica. Probabilmente al capitolo “cosa evitare“.

La cronaca della serata minuto per minuto è presto detta per l’ex pm della Dda.

E’ stato annunciato dal fondo sala del teatro da Francesco Procopio che invitava Peppe Iodice (che attendeva il super ospite sul palco davanti a una tavola imbandita e con il ballerino e conduttore televisivo Stefano De Martino già accomodato) a fare una cosa subito subito: “Levare il vino da mezzo“.

Mentre saliva sul palco, Maresca è stato presentato dal dj della Iodice-band come “un grande magistrato, un uomo coraggioso“. Ma, in effetti, più che coraggioso, da lì a poco, è sembrato allo sbaraglio.

La prima inquadratura sul palco, con i saluti a Iodice e De Martino, è stata di spalle: già un brutto segno per chi vuole salire alla ribalta.

E la prima domanda che – paradossalmente – voleva essere seria pure ha avuto il suo senso dell’humor: Maresca, evidentemente, si era accordato di non essere presentato come “candidato sindaco“. E quel sant’uomo di Iodice ha dovuto prenderla assai alla larga: “Come vede Napoli?“. Risposta di Maresca: “Come una bella signora vestita un po’ male“. Al che Iodice: “E si sente un po’ ‘stilista’?” Risposta: “Vediamo che succede“.

Tanto è bastato a Stefano De Martino per il suo endorsement: “Io me lo auguro“.

A Iodice, però, è venuto spontaneo: “Ma si è proposto come ‘stilista’?” Dopo un attimo di ambasce, la risposta se l’è dovuta dare lo stesso padrone di casa facendo cenno alla scorta di Maresca che gli lanciava delle occhiatacce.

La seconda domanda non è andata granché meglio: “Ma non ha paura?” Risposta: “Certo, anche venendo qui da te: temevo di essere ‘messo in mezzo’…“.

Ecco: a quel punto a Maresca è capitato di peggio che “essere messo in mezzo“: è stato messo definitivamente da parte.

Perché sul palco è salita Rosalia Porcaro nelle vesti della “gnora” e si è messa a duettare esclusivamente con De Martino, volendo sapere se Belen sapesse “affogare o purpo” piuttosto se sapesse “funciare a mulignana“.

E perché, per Maresca, sono seguiti lunghi minuti di isolamento scenico. Tra una gag e l’altra tra Iodice e De Martino che non lo riguardavano nemmeno di striscio. Intervallate solo da un domanda per lui così, un po’ caduta dal cielo: “Lo sa che Napoli ora è una città piena di set cinematografici?” a cui è seguita una risposta così, un po’ raccolta da terra: “E’ la città più bella del mondo. E’ naturale che sia così. Sarebbe bello vederla bella tutti i giorni, quanno uno scenn a faticà, col lungomare, la galleria Vittoria…

Stop. Altri lunghi minuti di imbarazzante isolamento sul palco. Ma col peggio che non era ancora alle spalle. 

Infatti, Iodice ha chiamato in scena Donatello, che si è messo a cantare “Ti piace il gelatino?“. E Maresca ha avuto solo la possibilità di rispondere: “Al cioccolato“. 

Quando poi per il candidato a sindaco in pectore si è trattato di combattere sul palco in cerca di visibilità contro 4 anziché 2 (a Iodice e De Martino, si sono aggiunti Biagio Izzo e Francesco Paolantoni), in pratica, il sipario si è chiuso prima ancora che abbandonasse la scena.

Emblematico è stato assistere al fatto che attorno alla tavolata imbastita per tutti gli ospiti, per poco, anziché “la migliore”, non gli dessero una sedia fuori inquadratura.

E, evidentemente, ad un certo punto, la situazione si è fatta così insostenibile anche per lui che Maresca ha immediatamente rifiutato con un categorico “no, grazie” una “merenna” che gli offrivano i suoi commensali restando zitto quando gli hanno obiettato il rifiuto con queste parole: “Addà fà o sindaco: chesta se mette ‘ncopp o stommaco!

Maresca ha continuato a masticare (amaro) e in silenzio solo le noccioline che erano sparse in gran numero sulla tavola imbandita. Fino a che il tavolo non si è rotto con Iodice che esclamava: “Che figur ‘e m.!”.

Il finale è stato tragico. Perché voleva essere un momento serio (“Ora facciamo i seri, jà!“) e voleva dava un senso alla presenza di Maresca al Peppy Night con la presentazione del suo libro “Nco, le radici del male“.

Allora Iodice si è armato di buona volontà. Ha raccolto tutta la serietà di cui è capace e ha chiesto a Maresca: “Di cosa si tratta?

A quel punto, è stata la risposta del candidato sindaco disarmante: “Nà strunzata!“.

Meno male che, per almeno qualche secondo, Maresca ha raccontato qualcosa del suo romanzo. Ma subito dopo si è arreso. Ha salutato la compagnia dicendo: “Mo è meglio che me ne vac“.