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Sulla rincorsa del Napoli al quarto posto che vale la Champions “ci proviamo, se non ci succedono troppi infortuni e squalifiche tutte insieme, Abbiamo tre-quattro punti di distacco. Giochiamo da ora in poi 17 partite, 17 finali”. Lo ha detto il tecnico del Napoli Walter Mazzarri alla viglia del match contro il Verona. “Mi sembra di avere – ha detto – una squadra di bravi ragazzi ma serve ora una miscela in cui non sentano troppo la pressione. In molte partite siamo rimasti in 10 uomini e questo significa che sentivano molto la tensione e hanno anche ceduto per nervi. Il calcio è contrazione, non tensione, altrimenti si finisce nei guai come ci è accaduto a Roma, a Torino, come in Supercoppa. Serve la concentrazione e la giusta serenità. Chiedo anche al pubblico da domani di darci una mano fino al 90′”.

“I nuovi arrivati stanno tutti bene, ora vediamo il minutaggio. Anguissa sta bene ed è pronto a giocare, Natan vediamo” ha dichiarato  Walter Mazzarri alla vigilia del match contro il Verona, dopo la fine di “un mercato a gennaio in cui ci sono anche difficoltà ma si è fatto un buon lavoro su quello che si poteva fare”. Parlando dei nuovi arrivati, Mazzarri spiega che “Traorè ha pochi minuti ora da giocare, perché ha fatto la mini preparazione. Ngonge sta molto bene e domani con la sua ex squadra vediamo, è un ragazzo molto interessante, ho capito che può giocare al posto di Politano, ma fa anche l’attaccante di manovra”.

Mazzarri ha parlato poi del modulo azzurro: “Ultimamente abbiamo avuto settimane intere di allenamento – ha detto – e la squadra ha imparato a giocare bene con il 3-4-3, il 3-5-1-1 e anche con la difesa a 4. Quindi abbiamo tre moduli a disposizione e può essere un vantaggio. Le nuove idee sono da cambiare in corsa, i ragazzi mi hanno dimostrato di essere preparati per cambiare moduli anche in base agli avversari che abbiamo, lo trovo un vantaggio. Poi è chiaro che dobbiamo ben miscelare la capacità della difesa, che è molto migliorata, con la precisione dell’attacco che in alcuni match, penso al pari con il Monza, ha prodotto 4-5 occasioni senza segnare. Ci vuole modulo, qualità di chi gioca e anche tiri da lontano, non solo triangoli per entrare in area. Ci abbiamo lavorato perché è importante che i giocatori abbiano un meccanismo in testa che funziona in base a come va il match”.