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Napoli – “L’Acoi della Campania esprime la piena solidarietà al collega Gianmattia Terracciano, aggredito nei giorni scorsi al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli. In epoca Covid l’impatto emozionale della pandemia sembrava aver restituito dignità e considerazione alle professioni sanitarie, purtroppo è bastato ben poco per dimenticare l’impegno quotidiano degli operatori sanitari per la salvaguardia della salute pubblica“.
Lo afferma, in una nota, Giovanna Ioia, coordinatore regionale campano dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (Acoi). “La carenza del personale in tutti i settori – evidenzia Ioiasta mettendo seriamente a dura prova il nostro sistema sanitario e costringe ogni giorno tutti a turni estenuanti rinunciando a riposi e ferie per cercare di non ridurre o modificare in termini di qualità la somministrazione di cure, non solo nei pronto soccorso ma anche nelle altre unità operative – aggiunge IoiaLa violenza e il mancato riconoscimento della professione medica alimenta ancora di più quella che è la crisi vocazionale. Stiamo assistendo ad una vera e propria fuga di medici ed infermieri non solo dal pronto soccorso ma da tutto l’ambito sanitario pubblico. Tutto ciò è anche forse la conseguenza di campagne denigratorie che alimentano odio minando la fiducia della popolazione verso coloro i quali dovrebbero essere invece riconosciuti come garanti della salute pubblica. E questo spiega in parte anche il fenomeno dei concorsi deserti nell’area emergenza-urgenza, soprattutto in Campania“.