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Napoli – Misure restrittive per bar e ristornati, ma sui mezzi pubblici non si trasmette il Covid?
Se lo chiedono oggi, nuovamente, i sindacati. Davanti all’ennesima mattinata di “passione” per utenti e pendolari della metropolitana di Napoli.

La foto, diffusa dall’Usb, parla da sola. Sono le 8 30 di questa mattina e nella stazione della Linea 2 di piazza Cavour a Napoli la ressa per prendere il treno è quella di sempre. Quasi come se il Covid non fosse mai arrivato in città, eppure in Campania in queste ore l’impennata di contagi sta raggiungendo apici mai registrai in Regione, neanche a marzo.

Tutti a parlare degli assembramenti per le strade e fuori alle scuole – spiega Adolfo Vallini dell’Usb – nessuno che parli degli assembramenti al chiuso sotto alle metropolitane e a bordo dei mezzi pubblici. NESSUNO! Tace la politica regionale e comunale”.

Un paradosso, quello degli assembramenti sui mezzi pubblici, che sembra però non importare alle istituzioni di Palazzo Santa Lucia che per smorzare il Covid continuano a puntare sui divieti alla movida.  Quasi “come se la trasmissione del virus avesse un orario”.

Il trasporto pubblico locale – chiarisce Vallini – deve ritornare ad una capienza massima del 60% dei posti disponibili, potenziando il servizio su gomma e limitando l’ingresso delle auto private in città per evitare smog ed ingorghi”.