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Napoli – Il cuore di Napoli si stringe intorno al sindaco Luigi de Magistris e ai migranti che proprio in queste ore stanno provano a raggiungere l’Italia dopo l’ennesimo viaggio della speranza. Si sono incontrati oggi pomeriggio al Teatro Augusteo i tanti sostenitori, ma non solo, che hanno offerto la loro solidarietà e collaborazione concreta ai migranti rispondendo all’appello lanciato nelle scorse settimane dal Comune di Napoli. Quasi 6mila mail inviate nel giro di poche ore hanno spinto l’amministrazione partenopea a organizzare un incontro «per guardarci negli occhi e decidere come continuare questo percorso», come riportato sull’evento pubblicato su Facebook e nella mail fatta recapitare ai cittadini che avevano precedentemente dato la propria disponibilità a contribuire alla causa.
 
A fare gli onori di casa insieme all’assessore Enrico Panini, davanti a una platea piuttosto nutrita, è stato il sindaco Luigi de Magistris, che ha parlato di «novità assoluta» ricordando che «quando c’è stata la prima grande vicenda della Sea Watch abbiamo lanciato un appello per la solidarietà e siamo stati travolti in maniera commovente da migliaia di persone da tutta Italia e da altre parti del mondo che non solo esprimevano vicinanza, ma anche la voglia di dare un contributo concreto». Per il primo cittadino «Napoli oggi è testimonianza di un volto umano rispetto a questa raccapricciante disumanità che, utilizzando lo schermo del potere formale del Governo, per fare un becero consenso politico lucra sulla pelle delle persone. La mobilitazione si fermerà appena si arresterà la disumanità dei governi occidentali».  L’ex pm ha quindi spiegato di non sentirsi «per nulla rappresentato da questo Governo. È importante – ha aggiunto – far comprendere che non siamo diventati l’Italia di Salvini, ma che l’Italia si sta “desalvinizzando”. È una battaglia tra chi vuole rimanere umano e chi, per fare un po’ di consenso politico, vuole diventare il primo della classe nella disumanità come Salvini e Di Maio ci stanno abituando». Un discorso che è stato applaudito con convinzione dal pubblico dell’Augusteo.