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Durante la giornata di mobilitazione nazionale contro il caro-affitti e per il diritto allo studio il Collettivo Autorganizzato Universitario ha esposto nel cortile di Porta di Massa uno striscione che recita: “La casa è un diritto l’affitto è una rapina, vogliamo vivere, vogliamo studiare”.

Dopo il presidio durante il quale avevano montato le tende all’interno dell’università per denunciare i prezzi altissimi delle case e le condizioni precarie in cui sono costretti a vivere, gli studenti e le studentesse aderiscono alla giornata nazionale chiedendo che sia introdotto un tetto massimo agli affitti, che vengano espriopriate le grandi proprietà sfitte, aperti nuovi studentati e approvati nuovi piani per le case popolari.

“La situazione sta diventando insostenibile non solo per gli studenti, ma anche per le famiglie. Il turismo di massa sta cacciando via gli abitanti dai centri storici per lasciare spazio alle città vetrina”. dichiara una studentessa del CAU, che continua “il governo e le altre forze politiche sono incapaci di rispondere alle esigenze degli studenti e non solo. Proprio oggi arriva la notizia che il governo ha ritirato l’emendamento che sbloccava i 660 milioni per gli alloggi. L’ennesima dimostrazione che non c’è nessuna volontà di migliorare le condizioni di vita della gente. La nostra lotta non si ferma qui, pretendiamo delle soluzioni immediate”.