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Vent’anni di attesa per vedere la luce, per un’opera comunque controversa, a causa del suo impatto paesistico. E adesso, cosa accade all’ascensore del Monte Echia? Gira voce di servizio a pagamento. “Oltre al danno c’è anche la beffa” dicono i comitati, pronti a scendere in piazza domani. I rumors parlano infatti di tariffazione, per l’impianto di prossima inaugurazione. Non ci sono conferme ufficiali, ma notizie “sempre più concrete” indicano l’ipotesi. Sarebbe inaccettabile, secondo il Comitato cittadino per la salvaguardia e la valorizzazione di Mont’Echia.

Domani alle 10.30 è in programma un flash mob di protesta, con concentramento sulle rampe Lamont Young. I manifestanti quindi si recheranno in piazza Municipio, per incontrare una rappresentanza della Municipalità 1. Previsto l’avvio di una petizione, per chiedere al sindaco Manfredi l’esercizio gratuito dell’ascensore. Le indiscrezioni circolanti, viceversa, evocano tutt’altro. “Una tariffa differenziata per residenti, costo biglietto Anm – si legge nella petizione – e una per turisti, 5 euro, sembra essere la ipotesi più accreditata”. Se è così, si vedrà. Intanto, c’è chi è già sulle barricate.

Nel contrastare l’idea di un titolo di viaggio, si ricorda che “la realizzazione dell’ascensore ha arrecato disagi ai residenti”. Ma fosse solo questo. Negli anni, non sono mancati polemiche ed esposti in Procura. Non pochi hanno giudicato sbagliata la scelta dell’elevatore, in un’area panoramica, interamente in tufo giallo. E ancora oggi si tira in ballo la solennità del Monte Echia, “un luogo sacro della fondazione della citta di Napoli”. Proprio qui, come risaputo, nell’VIII secolo a.C i Cumani fondarono Partenope. E inoltre, l’installazione dell’ascensore “è stata autorizzata – afferma il documento del comitato – con la motivazione che il progetto rappresentava un servizio pubblico per i cittadini“. All’incirca, proprio come “gli altri acensori presenti nel quartiere e nella città tutta“. Il servizio a pagamento, insomma, troverebbe oppositori. L’ascensore è composto da due cabine, ciascuna con capienza di 18 persone. Collegherà via Santa Lucia e il Chiatamone con la collina di Pizzofalcone. Da lì, sul Belvedere del Monte Echia, sarà visibile lo scenario della città e del golfo. Tanta bellezza partorita dalla natura, a suo tempo anche gratis.