- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli- Il by night fuorilegge continua a tenere banco. Diverse associazioni e comitati civici tendono una mano al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, per provare a contrastare in maniera efficace la movida selvaggia, il degrado e la sporcizia che lasciano lunghe notti, soprattutto nel week end, a base di alcol, droga e musica alta, con disagi e problemi per chi risiede nelle zone della città con concentrazione di locali di ritrovo. Comitato per la quiete pubblica, l’Adoc Napoli e Campania, Donne per il sociale e i comitati cittadini di Bellini, Bagnoli e Chiaia hanno messo a punto un documento-appello articolato su nove punti per provare a contrastare un fenomeno sempre più invasivo. L’iniziativa arriva a pochi giorni di distanza dalla sentenza con cui il Tribunale di Napoli ha condannato il locale “Slash” di via Bellini alla chiusura anticipata fino a quanto non avrà del tutto insonorizzato gli interni dell’immobile.

«Questo appello – spiega Gennaro Esposito, avvocato e presidente del Comitato per la quiete pubblica – è già in sé un’ordinanza per il livello di dettaglio delle proposte e il sindaco potrebbe tranquillamente firmarlo. Quella che ha emanato il 19 novembre scorso in larga misura non ha avuto applicazione e mostra dei limiti. Chiediamo non solo che venga rinnovata, visto che scade il 16 maggio prossimo, ma che sia modificata in maniera tale da consentire alle forze dell’ordine di operare e reprimere comportamenti scorretti, che spesso si configurano come veri reati». L’ordinanza di de Magistris, spiega invece Annamaria D’Urso, del comitato di Bagnoli, non si applica ad esempio nel quartiere flegreo, «dove è stata permessa l’apertura a ben sette discoteche in due chilometri di lungomare. Vorremmo capire perché». Tante domande e ancora poche, pochissime risposte.