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Napoli – L’ex tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti attualmente all’Everton, è intervenuto ai microfoni di Radio Uno, all’interno della trasmissione Radio Anch’io Sport. L’allenatore di Reggiolo torna parlare del Napoli: “Zielinski è un centrocampista completo, con me ha giocato in tutte le posizioni. Gli è sempre mancata la continuità ma ha grandi qualità: è dinamico e abile con la palla. Quello che gli è mancata è la continuità di prestazione. Per quel che riguarda Lozano credo sia un giocatore che ha qualcosa di speciale, la velocità. È molto rapido. L’anno scorso ha avuto difficoltà perché è stato comprato gli ultimi giorni di mercato”. Poi qualche consiglio a Pirlo: “Niente di particolare, sono molto affezionato a lui e sono convinto che farà bene alla Juve. Le difficoltà sono normali per un nuovo allenatore. Metterci un po’ per trovare la quadra succede a tutti. Non sempre un grande giocatore si dimostra un grande allenatore ma ci sono tanti ex campioni che sono diventati grandi allenatori”.

La sorpresa di questa stagione di Serie A è senza dubbio il Milan: “Che i rossoneri stiano facendo molto bene è evidente, ha trovato continuità e solidità anche se nell’ultimo periodo ha rinunciato a Ibrahimovic, il suo giocatore più importante“. Sulla strada degli uomini di Stefano Pioli mercoledì ci saranno i Campioni d’Italia in carica. Un test ostico per entrambe. “La partita di mercoledì non sarà decisiva ma dirà soprattutto se la Juve è tornata, come sembra dire il risultato di ieri. A Pirlo sono molto affezionato, non ho dubbi che farà bene. Non mi sento di dargli alcun consiglio. È normale avere qualche difficoltà nel trovare la quadra all’inizio. Non sempre un grande giocatore si dimostra un grande allenatore ma ci sono tanti ex campioni che sono diventati grandi allenatori“, ha detto Ancelotti. Poi sull’Inter: “I nerazzurri sono candidati allo Scudetto per la forza della rosa e per la qualità dell’allenatore. Lo erano anche con le Coppe. Ormai tutte le big hanno rose per gestire il doppio impegno, anzi ora è quasi più complicato gestire una squadra se non ci sono impegni europei. Il loro ritorno ai vertici è frutto dell’intervento forte di un investitore. Il Milan invece deve dire grazie a Maldini che ha fatto grosso lavoro di reclutamento nonostante non abbia la forza economica di altre società”. E sul caso Eriksen: “È un ottimo giocatore, di qualità, ma sta succedendo all’Inter quanto accaduto al Tottenham. Non ha continuità nel giocare“.