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Napoli – La sua detenzione è durata poco, meno di due settimane. Motivi di salute, dato che ha passato da poco gli 84 anni, ma nonostante questo il gip che aveva firmato l’ordinanza lo riteneva molto pericoloso, in grado di controllare le sorti criminali di quasi tutti i clan di Napoli grazie agli accordi che riusciva a siglare nella sua casa nel rione Sant’Erasmo a Napoli da quattro decenni.

Così è tornato a casa, a Sant’Erasmo, il boss Carmine Montescuro detto “’o menuzz”. Il gip gli ha concesso gli arresti domiciliari sulla base dell’istanza avanzata dall’avvocato Edoardo Cardillo, che ha battuto soprattutto sulle condizioni di salute dell’anziano, ritenute incompatibili con il regime di carcerazione. Carmine Montescuro e altri 22 uomini sono stati arrestati lo scorso 24 ottobre per estorsione e tentata estorsione aggravate dal metodo mafioso, al termine di un’inchiesta durata due anni che ha accertato come i clan del centro di Napoli e di San Giovanni a Teduccio si spartivano i soldi delle tangenti ai cantieri di via Marina e della zona orientale della città.