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Mentre Napoli festeggia finalmente il tricolore, agli attenti esperti di calcio non è passato inosservato un episodio durante Napoli-Fiorentina, il match che ha preceduto la meravigliosa festa al Maradona. La gara finita sull’1 a 0 grazie a un rigore trasformato da Osimhen, al momento ancora capocannoniere della Serie A con ben 4 gol di vantaggio, ha visto però lo stesso nigeriano sbagliare un clamoroso tiro dal dischetto.

“Il Napoli sembra davvero non voler approfittare di queste occasioni, non ha un vero e proprio rigorista in grado di dare certezze”, ha notato Fabiano Santacroce durante la puntata di Delietta Gol in onda su PrimaTivvù canale 17. L’ex terzino azzurro ha infatti aperto un caso: “Non c’è in questo straordinario Napoli un calciatore freddo che possa tirare i calci di rigore. Pare che Spalletti non l’abbia individuato. Questa volta credo sia stato tirato da Victor anche la seconda volta per allungare il vantaggio nella classifica capocannoniere, ma ex calciatore posso dirvi che in quei momenti la porta si rimpicciolisce, il portiere sembra un gigante e tutto cambia. Per tirare bene un rigore non bisogna solo avere tecnica: la cosa più importante è saper essere freddi e concentrati, e non ho ben chiaro quale giocatore abbia queste caratteristiche visto che fra gli azzurri hanno sbagliato quasi tutti”. E così via al toto rigorista durante il programma: “Non deve tirare per forza un attaccante dal dischetto”, fa notare anche Antonio Carannante durante il dibattito. Fra i tanti nomi all’ex terzino azzurro forse potrebbe incuriosire Kim: “Potrebbe provare anche lui. Avendo una cultura orientale forse potrebbe avere una capacità di concentrazione maggiore”.

E davanti alla questione si apre lo scenario sul futuro: Spalletti prenderà una decisione? Sarà ancora lui la guida del futuro azzurro? Sono i quesiti emersi in studio. Ma una cosa è certa. Fra la possibile partenza di Giuntoli e qualche addio in rosa, quello del mister potrebbe essere davvero il più doloroso. Ma per ora solo chiacchiere senza fondamento, Spalletti è ancora legato al club azzurro. E adesso è il momento della festa: arriverà poi il momento delle analisi sul futuro.