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Napoli – Arrivano direttamente da Roma stracci della relazione presentata dalla Dia al Parlamento. Secondo la Direzione Investigativa Antimafia, a “Napoli si diffondono episodi riprovevoli e violenti, commessi dalle cosiddette baby gang, espressione di una vera e propria deriva socio-culturale“. Parole forti e che dipingono un quadro della situazione non certamente felice in terra partenopea. “Azioni connotate spesso da ingiustificata ferocia, che sfociano in episodi di bullismo metropolitano e atti vandalici. Spesso si tratta di gruppi composti da ragazzi considerati a rischio di devianza per problematiche familiari o perché cresciuti in contesti che non offrono momenti di aggregazione sociale: fattori che concorrono ad un percorso di arruolamento nelle fila delle consorterie criminali“, prosegue il rapporto della Dia. “I minori rappresentano un esercito di riserva per la criminalità, da impiegare, in particolare, nelle attività di spaccio delle sostanze stupefacenti ove, come più volte emerso dalle attività investigative, partecipano persino i bambini, che vengono impiegati come pony express per le consegne a domicilio“, è l’agghiacciante rivelazione dell’organismo investigativo interforze.