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Napoli – Arrivato al pronto soccorso sabato 23 novembre colpito da ictus, per un 71enne residente a Palma Campania (Napoli) non c’è stato nulla da fare nonostante le cure dei medici dell’ospedale di Nola. Nella notte è infatti sopraggiunta la morte cerebrale. Verificate le condizioni necessarie al prelievo, i medici hanno acquisito il consenso dei tre figli del donatore e subito si è attivata la procedura per il prelievo attraverso il Centro Regionale Trapianti (CRT).

L’intervento è cominciato alle 2 di notte, condotto dagli specialisti del CRT coadiuvati dall’equipe di anestesia e rianimazione dell’ospedale diretta da Giovanni Manfredi. “Gli organi prelevati – fa sapere lo stesso primario Manfredi – sono rimasti nella regione Campania diretti a due riceventi all’ospedale Cardarelli e al secondo Policlinico di Napoli”.

La pratica della donazione è una cultura da diffondere, in gioco ci sono molte vite umane”. E quello che spiega il diretto sanitario dell’Asl Napoli3 Sud Gaetano D’Onofrio: “La nostra attività di promozione è rivolta principalmente alle amministrazioni comunale ai cui dipendenti teniamo dei corsi di formazione per la raccolta delle espressioni di volontà rivolte alla donazione. Così come, proprio qualche giorno fa, io personalmente con la dottoressa Angela Improta responsabile del servizio relazioni con il pubblico, abbiamo incontrato l’arcivescovo di Napoli monsignor Crescenzio Sepe con il quale abbiamo avviato un rapporto di collaborazione che vede coinvolti i parroci e i vescovi campani con l’obiettivo di diffondere, anche attraverso la voce della chiesa, la cultura della donazione degli organi”.