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Napoli – Quello appena iniziato sarà un mese decisivo per il futuro del Napoli. Visto sfumare lo scudetto, salvo miracoli, la società azzurra sta iniziando a proiettarsi alla prossima stagione che vedrà gli azzurri in prima linea nella corsa al tricolore e inseriti nella griglia principale della nuova Champions League. Sono queste le uniche certe perché il resto si deciderà da qui al prossimo 31 maggio. Il primo nodo da sciogliere sarà quello relativo a Maurizio Sarri. Il tecnico non ne vuole sapere di discutere del futuro fino a quando ci saranno partite da giocare. Ergo, se ne riparlerà solo dopo il 20 maggio, quando il Napoli saluterà nella gara casalinga con il Crotone. Da quel momento in poi scatterà il pressing di De Laurentis e Giuntoli sull’allenatore, il cui contratto scade nel 2020 ma nel quale è inserita una clausola che gli consentirà di svincolarsi dal Napoli entro il 31 maggio. Una sorta di dead-line. Dieci giorni per decidere se proseguire la propria esperienza al San Paolo o se intraprendere una nuova avventura altrove, probabilmente all’estero viste le richieste asfissianti di Monaco e Chelsea e quelle meno appetibili (seppur ricche) di Zenit e Shakhtar. La dirigenza partenopea aspetterà il tecnico ma intanto inizia a guardarsi intorno alla ricerca del possibile sostituto. Volendo seguire la linea della continuità, gli identikit sembrerebbero condurre ai profili di Paulo Fonseca, il portoghese che quest’anno ha dato un dispiacere al Napoli col suo Shakhtar, e a Marco Giampaolo, tecnico della Sampdoria. Allenatori giovani e che non avanzerebbero eccessive pretese in sede di mercato, a differenza dei vari Emery, Conte o Benitez, altri nomi accostati in questi giorni al club. In ogni caso la rosa subirà notevoli cambiamenti, Reina ha già salutato, lo aspetta il Milan, e presto potrebbero seguirlo altri azzurri, attratti da offerte più consistenti o sacrificati per motivi anagrafici. Un cambio di guida tecnica potrebbe accelerare il loro processo d’addio, ecco perché tutto ruoterà intorno alla volontà di Sarri. Guai, però, a parlarne adesso. Prima ci saranno Torino, Sampdoria e Crotone e solo dopo sarà permesso discutere di futuro. Facendo in fretta, perché il 31 maggio sarà meno lontano.