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Arrivano le parole dell’allenatore del Napoli Rudi Garcia alla vigilia del derby contro la Salernitana.

La partita col Milan: “Non buttiamo tutto il primo tempo di domenica. Abbiamo preso due gol su due loro tiri. Non abbiamo fatto male male, dovevamo fare meglio ma potevamo anche pareggiarla dopo il loro primo gol. Certo abbiamo perso troppi palloni e quando accade non puoi più attaccare e ti esponi a dei rischi. Ovviamente dato che siamo poi passati da 0-2 a 2-2 il secondo tempo è stato migliore. Speriamo di ripartire su questa onda positiva”.

Modulo contro la Salernitana: “Il 4-2-3-1 è un modulo che può essere utile anche domani, lo abbiamo già fatto oltre al Milan. La cosa ovvia è che dobbiamo concedere meno gol. Se non sbaglio, tranne una partita abbiamo sempre segnato. Quindi concentriamoci di più sulla fase difensiva magari difendendo in avanti. Se diventiamo più solidi vinciamo le partite in modo più facile”.

L’annuncio su Osimhen“Osimhen ha avuto un accordo con la società, poi io l’ho sentito per messaggio. I dottori mi garantiscono che sta seguendo il programma e se tutto va bene e sarà con noi la prossima settimana. Per ora mi concentro sui giocatori che possono giocare visto che lui comunque era indisponibile”.

Lotta scudetto: “Sette punti dall’Inter significa essersi arresi? Siamo ad un quarto dal campionato, c’è tempo per avvicinarci non solo all’Inter ma anche alle altre che sono davanti a noi in questo momento. Possiamo sempre migliorare ma siamo forti e questo non dobbiamo dimenticarlo. Ovunque dobbiamo scendere in campo con ambizione, fiducia, personalità e coraggio per lottare. Spero di iniziare meglio le partite magari segnando subito”.

Su Lindstrom: “Un po’ di spazio lo ha avuto. Ma quando un giocatore è un esterno d’attacco deve essere decisivo con assist e gol e per ora togliere il posto a Kvara e Politano è un po’ complicato per gli altri. Quando avrò spazio, anche poco, dovrà dimostrare di essere decisivo e questo vale per tutti, non solo per lui. E bisogna anche aiutare dietro e su questo Lindstrom sta migliorando tanto”.

Risultati in casa e in trasferta: “Non c’entra niente che prima delle trasferte andiamo in ritiro e in casa no. Vi dico una cosa: col Covid nessuno ha fatto più ritiri e comunque una squadra ha vinto lo scudetto e io sono andato in semifinale di Champions senza andare in ritiro. I miei giocatori sono responsabili e professionisti”.

Le insidie del derby: “Domani ritroverò De Sanctis che apprezzo tanto, è stato uno dei pilastri del mio spogliatoio quando ero a Roma. Ho sempre saputo, e il futuro lo dimostrerà, che sarà un grande dirigente. Domani saremo avversari ma prima e dopo sarà un grande piacere rivederlo. Non era solo un leader e un trascinatore in campo, ma anche un uomo perbene. Poi ritroverò Dia o Coulibaly o Bradaric che sono stati in Francia. Ne conosco diversi. Aggiungo: pensavo ci fossero più km di distanza tra le due città, non mi aspettavo questa rivalità, di guerre già ne abbiamo abbastanza. Spero ci sarà sostegno e basta e non odio che non porta da nessuna parte”.

La visita a Largo Maradona: “Qui sto bene, già durante la tempesta ho sempre detto la verità, che in città la gente mi incoraggia. Cerco di avere una vita normale ma so che da nessuna parte è possibile per allenatori e calciatori, ma era l’anniversario del grande Diego e visto che non c’ero mai stato ho scelto di visitare il murale. Devo dire che è stato molto bello vedere gli scugnizzi giocare per strada, la bellezza del calcio e della vita sono i bambini che saranno il nostro futuro”.