Alla Municipalità 2 di Napoli implode il ‘campo largo’ di Gaetano Manfredi. Quindici consiglieri su trenta, di maggioranza e opposizione, hanno firmato un documento politico di ‘sfiducia’ alla Giunta del presidente Roberto Marino. Ci sono firme di Brandolini, Raiano
e Rizzo del Pd, Parlato e Visconti (Napoli Solidale), De Stasio (Napoli Libera), Platone (Per), Oriente (Adesso Napoli), Piro (Moderati), Parulano e Criscuolo (Progetto Maresca – Forza Italia), Capretti e Straus (Potere al Popolo), Ferrara e Aiello (Bassolino per Napoli). Si rivolgono al sindaco Manfredi, ai capigruppo comunali e ai segretari dei partiti. Nelle loro mani si rimette la vicenda della Municipalità del Centro Storico. Nel parlamentino da oggi non c’è “più la maggioranza qualificata“, spiega Pino De Stasio, uno dei firmatari.
Il documento parla di “significative criticità che hanno compromesso il rapporto fiduciario tra Consiglio e Giunta”. Problematiche emerse “in maniera crescente e reiterata”. Tra esse, “l’insufficienza di risposte concrete a segnalazioni e richieste provenienti dai Consiglieri”. Ma anche “una crescente distanza tra le deliberazioni formalmente assunte dal Consiglio e la loro effettiva e puntuale attuazione”. I 15 consiglieri accusano la giunta “e in particolare gli Assessori competenti” di non essersi impegnati a sufficienza. Sarebbe “rimasto disatteso” il “ruolo di collegamento fondamentale tra le istanze dell’Assemblea e la realizzazione effettiva di progetti e iniziative”. Si attribuisce alla giunta una “persistente assenza di confronto strutturato e dialogo istituzionale” con l’aula. “Con ricadute negative – sottolinea il documento – sulla trasparenza, sulla rappresentanza e sulla qualità del dibattito democratico”. E come non bastasse, le si addebita “una debolezza operativa“, nel “coordinare in modo efficace le azioni con le esigenze espresse dal territorio“. Gli “effetti negativi” si rileverebbero “sull’attuazione delle deleghe e sulla gestione di ambiti fondamentali”.
Si elencano “carenze riscontrate in settori cruciali della vita municipale“, come la “qualità dei servizi alla persona“, la “gestione del territorio“. Insomma, un quadro a tinte fosche. E non vengono concessi appelli. I sottoscrittori ritengono “conclusa la fase politico-amministrativa rappresentata da tale esecutivo”. Si auspica “l’avvio di una nuova stagione di governo”, con un “ripensamento strutturale dell’impostazione” sin “qui adottata”. In poche parole, un “rinnovamento” della giunta, in senso “più coerente con gli indirizzi consiliari”, più “vicino alle esigenze della cittadinanza e più capace di coniugare visione, ascolto e concretezza”. Si invocano un azzeramento della giunta e nuovi nomi. Al termine del mandato manca poco più di un anno. “Vediamo questa prima fase come va, ovviamente siamo pronti ad azioni molto più forti” aggiunge De Stasio.
(Foto Roberto Marino – Facebook)