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NAPOLI – Passati sette mesi a vuoto, senza che i partiti trovassero un accordo, l’onere della spartizione delle 10 vicepresidenze e dei 30 assessorini delle 10 Municipalità di Napoli è andato al leader del centrosinistra napoletano: il sindaco Gaetano Manfredi.

Ieri c’è stato l’ennesimo summit delle 13 liste che lo hanno sostenuto in campagna elettorale e che ora battono cassa per delle poltrone che valgono degli stipendi da 1400 fino a 3000 euro.
 
L’occasione giusta per il delegato del primo cittadino, Carlo Puca, di chiarire che, nelle mani di Manfredi, la cosa sarebbe stata risolta scientificamente. Calcolatrice alla mano. Così, da operazione politica, la cosa sarebbe passata ad essere una operazione ingegneristica.
 
E quindi: già oggi Palazzo San Giacomo è passato all’azione. Chi ha avuto più voti, avrà più poltrone. E nella chat di gruppo dei 13 litiganti è stato diramato lo schema delle spartizione, preciso alla virgola.