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Napoli – Bisogna ripartire dalla cultura, è ciò che ci si augura sempre, ma sembra che a Napoli le cose stiano diversamente. Infatti mentre 7 delle 9 biblioteche nazionali presenti su territorio italiano hanno riaperto (Firenze, aperta dal 17/06; Roma, aperta dal 14/06; Braindese, aperta; Torino, aperta dal 3/05; Cosenza, aperta; Potenza, aperta; Venezia, aperta), a Bari e a Napoli restano ancora chiuse nonostante l’entrata in zona bianca e la riapertura della maggioranza delle attività produttive e sociali.
 
A sollevare la questione è una rappresentanza di studenti che si è rivolta al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, e che ha scritto al direttore della BNN, per avere spiegazioni in merito e chiarire come la biblioteca nazionale sia un punto di riferimento fondamentale per lo studentato napoletano. Per ora, come spiega lo stesso direttore della BNN Salvatore Buonomo, la biblioteca consente soltanto la consultazione in sede, i servizi di informazioni bibliografiche, di prestito e riproduzioni previa prenotazione.
 
“Abbiamo inviato una nota alla direzione della BNN per chiedere i motivi dell’attuale chiusura e per quando sarà prevista la riapertura della sala lettura, considerando che le altre biblioteche nazionali, pur con le dovute restrizioni, le hanno già riaperte. Gli ampi spazi delle sale, il sistema delle prenotazioni e la natura stessa dell’attività da svolgere, non sembrerebbe comportare alcun rischio di contagio. La cultura, con le dovute preoccupazione, deve necessariamente ripartire. Ne abbiamo un estremo bisogno“. Queste le dichiarazioni del Consigliere Borrelli.