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Napoli –  Continua a far discutere il caso Juventus-Napoli. Mattia Grassani, legale della società del presidente De Laurentiis ai microfoni de Il Corriere dello Sport spiega: “Non siamo sotto attacco, il Napoli ritiene di essere dalla parte della ragione e gran parte della comunità scientifica pare aver compreso le ragioni della scelta del club, orientate al rispetto dell’Autorità Sanitaria Locale e per tutelare la salute dei cittadini. E poi basta leggersi il provvedimento della Asl Napoli, che vieta il viaggio a Torino per motivi di sanità pubblica, per avere un’idea compiuta della vicenda. Penalizzazione anche minima? Il Napoli non accetterà neanche sanzioni minori”.

Enrico Castellacci, presidente dei medici sportivi italiani e storico ex medico della Nazionale Italiana di calcio, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, sostiene l’esigenza di una revisione del protocollo. A proposito del caso di Juventus-Napoli e dell’intervento della Asl campana spiega: “O si cambia il protocollo che non dà adito a dubbi o ci si ferma. Se la Juve è convinta di aver fatto bene, spiegatemi il motivo perché il Napoli dovrebbe essere condannato se ha seguito il protocollo siccome le ASL fanno parte di quelle eccezioni in esso inserite”.

“E’ datato – continua il medico – il virus va in divenire e quindi il protocollo deve essere attuato. Non è stato eseguito alla lettera, chiudere tutti in una bolla significa restare chiusi in albergo e non poter avere contatti all’esterno. Non c’è stato un minimo di coordinamento nazionale, una direzione unitaria a livello governativo. Qualsiasi ASL d’Italia può bloccare qualsiasi società e in questo modo il campionato non può andare avanti”.