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Napoli – Il Napoli Teatro Festival già sold out, continua a sorprendere con la messa in scena di spettacoli inediti ed originali.

La rassegna “Corpo e voce dell’attore napoletano” è prevista da oggi, 7 luglio fino a lunedì 13 luglio e si terrà all’aperto nella suggestiva location del Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale.

Questa rassegna cinematografica si propone di indagare la figura del grande interprete di tradizione napoletana nel cinema tra la fine degli anni ’40 e la metà degli anni ’60 del secolo scorso, rivolgendo una particolare attenzione alle strategie di recitazione messe in atto da una forma specifica del corpo, della gestualità e della voce, e sottolineando il forte legame con una stratificata matrice teatrale.

Gli spettacoli in programma:

7 luglio: Assunta Spina di Mario Mattoli (1948, 76’)

Assunta, una popolana di Napoli, viene sfregiata per gelosia dal suo amante Michele. Per fargli ottenere una detenzione meno gravosa, Assunta accetta di diventare l’amante di un cancelliere, che Michele, appena uscito di prigione, ucciderà per vendicare il suo onore.

8 luglio: Il Conte Max di Giorgio Bianchi (1957, 97’)

Un giovane giornalaio, affascinato dai modi e dagli usi dell’alta aristocrazia, decide di entrare a far parte del “bel mondo”. Con l’aiuto di uno squattrinato conte suo amico, riesce a intrufolarsi fra la gente “bene” e ad avere una relazione sentimentale con una baronessa. Ben presto, però, si rende conto che quella vita non è adatta a lui.

9 luglio: Miseria e Nobiltà di Mario Mattoli (1954, 95’)

Felice e Pasquale, due poveri napoletani, uno scrivano ed un fotografo, devono fingere di essere gli aristocratici parenti del marchese per cui lavorano per riuscire a sbarcare il lunario. La fortuna sembra arrivare quando alla loro porta bussa il marchesino Eugenio Favetti che, per sposare la bella ballerina Gemma, chiede loro di fingersi suoi parenti e di accompagnarlo, travestiti da nobili, per chiederne la mano.

10 luglio: Livella de’ criature dei Fratelli Borruto (2019, 15’)

L’ultimo cortometraggio in cui ha recitato Carlo Croccolo. A Castel Volturno la maestra Elvira assegna ai bambini del corso di teatro la poesia ‘A livella di Totò. Zaira, una bambina di origini africane, ambisce al ruolo del marchese, ma la maestra trova più logico assegnarla ad una bambina bianca. Saranno le due piccole amiche a trovare il modo di mettere in scena il vero significato della poesia, dimostrando che le differenze si superano con un semplice cambiamento di prospettiva.

11 luglio: Totò, Peppino e i fuorilegge di Camillo Mastrocinque (1956, 98’)

Totò ha sposato una donna ricca che lo tiranneggia e non gli scuce un soldo. D’accordo con Peppino, il barbiere del paese, decide di fingersi rapito per estorcerle cinque milioni. Il colpo riesce, ma quando si scopre l’imbroglio e la banda del torchio rapirà davvero Antonio, sarà l’inizio di una lunga serie di equivoci.

12 luglio: Spara Forte, più forte, non capisco di Eduardo de Filippo (1966, 100’)

Uno svanito scultore pop vive a Napoli con lo zio, un bizzarro vecchietto che comunica con lui servendosi dei botti di fuochi artificiali. L’artista sogna che alcuni suoi vicini di casa hanno eliminato un uomo e, confondendo sogno e realtà, li denuncia alla polizia guadagnandosi l’odio degli accusati. Più tardi la supposta vittima ricompare, ma perisce immediatamente nello scoppio del deposito pirotecnico.

13 luglio: Il monaco di Monza di Sergio Corbucci (1963, 101’)

Un ciabattino, Pasquale, cacciato dal proprio paese, si traveste da monaco, per trovare più facilmente ospitalità per sé e la numerosa famiglia. Viene accolto in un castello governato da un perfido marchese, che tiene prigioniera la cognata, Fiorenza. Pasquale provoca numerosi e spesso boccacceschi incidenti al fine di liberare Fiorenza ed ottenere permanente ospitalità nel castello.