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Nola (Na) – Nola senza la Festa dei Gigli è una città fantasma. Nel calendario pre-covid domenica 28 giugno si sarebbe dovuta tenere la tradizionale processione dei Gigli. Ma nulla da fare: il popolo dei “giglianti” ha sperato fino all’ultimo.

Niente ballata. Ordine categorico. Gli umori sono contrastanti nella città di Giordano Bruno. “Finalmente recuperiamo il senso vero della festa, senza chiasso e gare”, è il pensiero di una parte della comunità.

C’è chi invece non si rassegna: “Nola è una città spenta”.

E in effetti, giugno è da sempre per il Nolani il mese dell’allegria, della fede, dell’amore (per il culto di San Paolino), dei sogni. Ma domenica non ci saranno tamburi e trombe. Non ci saranno girate a Caparossa e Carceri.

Qualcuno cercherà di rendere meno triste il week end dei gigli: mini-ballate familiari. In casa. Senza folla e canti.