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Cittadini dell’area nord contro quelli dell’area occidentale, periferia contro centro: ma tutto a loro insaputa, perché lo scontro si consuma in consiglio comunale, all’interno della maggioranza di Manfredi. Sul cambio di rotte aeree a Capodichino, ieri èandato in scena un conflitto surreale, durante gli interventi ex articolo 37, ossia, la facoltà dei consiglieri di dare comunicazioni su argomenti non all’ordine del giorno.

“Il regalo ce lo ha fatto il comitato No Fly Zone protestando contro gli aerei che sorvolavano il centro storico – attacca Carlo Migliaccio (Insieme Per Napoli Mediterranea), presidente della commissione Ambiente – adesso la Gesac insieme all’Arpac ha trasferito tutti i sorvoli del decollo di Capodichino sull’area nord e sulla zona ospedaliera. La mattina al Policlinico e al Monaldi gli ammalati sono costretti a svegliarsi alle 6.30, e questa è una cosa gravissima”. Il presidente della commissione Ambiente racconta dei contatti infruttuosi con Gesac, gestore dello scalo. “Ne parlai con l’amministratore Roberto Barbieri, ma come sempre – si sfoga – lui ritiene che vogliamo chiudere l’aeroporto di Capodichino. Barbieri, più volte invitato dalla mia commissione, non ha mai partecipato a queste riunioni”. Migliaccio chiede perfino la mediazione dell’ex sindaco Bassolino, oggi consigliere, del quale l’ad di Gesac fu assessore al bilancio. “Caro Antonio, con Roberto è diventato impossibile parlarci. Ma noi vogliamo cercare di trovare delle soluzioni, anzi se tu ci si puoi aiutare, perché tu con lui hai ottimi rapporti anche personali”.

A rincarare la dose è il pentastellato Claudio Cecere, originario dell’area nord come Migliaccio. “Noi non siamo contro nessuno, anzi chiediamo un tavolo di confronto – premette -. Ma è un dato oggettivo che passano più aerei sulle nostre teste che metropolitane. Ho calcolato che nell’arco di due minuti ne passano circa tre. Il rumore, rispetto al centro storico, è sicuramente più attenuato, perché noi abbiamo delle zone molto più aperte. Ma comunque è diventato costante, e non oso immaginare cosa potrebbe accadere sull’area nord con l’inizio dell’estate, quando gli aerei aumenteranno”.

Contro i due colleghi di maggioranza Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco), da sempre in prima linea sul nodo sorvoli. A Cecere ricorda che “a inizio consiliatura già approvammo all’unanimità un ordine del giorno per istituire un tavolo, e ad oggi non si è ancora costituito”. E a Migliaccio rimprovera: “La battaglia non si fa mettendo cittadini dell’area nord contro cittadini del centro storico. Stiamo parlando di diritti di cittadinanza. Sono solidale con i cittadini dell’area nord come con quelli dell’area occidentale”. Esposito, inoltre, sottolinea: “Non penso ci sia bisogno della intercessione di Bassolino per far venire in commissione Barbieri, che ha un passato di politico e ha il dovere di rispettare l’istituzione”. A Migliaccio e Cecere replica anche il comitato No Fly Zone, che da tempo denuncia rischi e disagi dei voli sul cielo cittadino. “Noi non eravamo assolutamente d’accordo al cambio di rotta, lo abbiamo detto fin da novembre scorso all’Enac e anche a Migliaccio, davvero ci cascano le braccia – dichiara la presidente Stefania Cappiello -. Il problema non va spostato su altri cittadini, ma risolto a monte. Nessuno degli intervenuti ha nominato lo scalo di Grazzanise, su cui si potrebbero delocalizzare i voli. Gli aerei di prima andavano e venivano da Casoria, perché erano pochi. Adesso sono troppi per la città, e hanno dovuto utilizzare queste rotte”.