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Napoli – Alle radici di “Kvaradona”. Non è solo Tom Brady, idolo del football Usa, a incuriosire con la sua parabola ascendente gli appassionati di sport negli States in questi giorni. Almeno stando a quanto scrive il New York Times, che nella sua homepage sportiva a fianco all’ampia apertura sui dolori (in campo) di Brady, dedica un ampio servizio al talento georgiano del Napoli. Andando a cercare le radici del suo exploit, in Georgia. Per tre mesi lo hanno acclamato ad ogni partita nello stadio di Batumi, in Georgia, e ora se lo godono nel Napoli a distanza. E’ il grande amore della Georgia per Kvaratskhelia, l’esterno della squadra di Spalletti, raccontato appunto oggi dal New York Times che parla di ‘Kvaradona’ nella pagina sportiva.

Il quotidiano Usa racconta la storia di Kvaratskhelia cresciuto calcisticamente in Russia prima nel Lokomotiv Mosca e poi nel Rubin Kazan e che ha poi salutato il Paese all’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Kvara è tornato in Georgia dove “l’Erovnuli Liga, il campionato massimo della Georgia, è diventato improvvisamente a livello della Champions League”, spiega uno dei fan della Dinamo Batumi. Dall’arrivo dell’esterno la febbre per il calcio, racconta il Nyt, ha contagiato anche il turismo, con le 11 partite giocate nel Batumi che entravano in pacchetti di viaggio. Oggi i fan di Napoli lo hanno chiamato Kvara o anche Kvaradona, ma lui brilla nel cuore dei georgiani: “La sua capacità è imprevedibile – spiega Levan Kobiashvili, presidente della federcalcio della Georgia – ci sono molti esterni tecnicamente forti e veloci ma Kvicha offre cose del tutto diverse, fa tutto in grande velocità, figlia del suo istinto e che accende gioia nei tifosi”. L’amore prosegue ora con il tifo per il Napoli in Georgia: “Ci riuniamo davanti alla tv per ammirarlo – spiega Kobiashvili – non riesco a ricordare delle riunioni di tifo con tanta passione”.