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«Lello scusaci, perché non abbiamo saputo darti un mondo all’altezza dei sogni che avevi». Il ricordo degli allenatori di calcio di Raffaele Perinelli è struggente. Sono loro per primi che vogliono ricordarlo e che vogliono raccontare ciò che faceva ogni giorno. «Si alzava alle 6 del mattino, lavorava in una impresa di pulizia e poi correva a prendere la borsa per seguire gli allenamenti», dice Luca Pini uno degli allenatori della squadra del Miano dove giocava da quest’anno. «Ti ho convinto fino a riuscirci – scrive sul suo profilo Fb – L’ho fatto perché amavo prima te come persona e poi te Lello Perinelli calciatore anche se adesso ho la certezza sulla mia ossessione di volerti nella mia squadra ed essere il tuo allenatore, dio voleva farmi conoscere a fondo la persona più bella e genuina al mondo». Parla e racconta di un ragazzo dallo spirito ribelle ma buono sempre pronto ad aiutare il prossimo. «Quando ti dicevo continuamente che non meritavi questa categoria ma tutt’altri palcoscenici e non solo riferendomi al calcio ma a questo mondo marcio – dice Pini – tu adesso mi hai preso sulla parola e hai scelto di salire li su dove tutto è puro è senza cattiveria proprio come il tuo cuore». Poi i ricordi, quelli struggenti e che lasciano senza fiato. «Le nostre guerre fatte insieme sui campi quanto eri forte, tutte le nostre risate che per un anno ci siamo fatti insieme in quel pulmino fantastico, come dimenticare quando finì la benzina e restammo a piedi in autostrada ad Avellino, fuori nevicava tu ed altri due compagni andaste a trovare un distributore di benzina e ci riusciste rientrando non so come in una roulette degli zingari che ci aiutarono a sistemare per poi rimetterci in cammino».
E poi il ricordo dell’altro suo mister, Rosario Esposito. «Stanotte hanno ammazzato un mio allievo della scuola calcio. 20 anni. Una coltellata al cuore. È arrivato già morto in ospedale. Giocava a calcio, lavorava. Non ho parole. Lello scusaci non abbiamo saputo darti un mondo all’altezza del tuo sorriso e dei tuoi sogni. Per sempre in campo con noi».