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Napoli – Altro che raptus di follia improvvisa. Ornella Pinto, la donna napoletana massacrata dall’ex marito con 12 coltellate, è stata assassinata con premeditazione.

È questo – stando a quanto riporta Repubblica – il risultato della perizia preliminare del medico legale ordinata dagli inquirenti sul corpo dell’insegnante di sostegno napoletana, uccisa barbaramente nel suo appartamento nella notte tra il 12 e il 13 marzo nel quartiere popolare Arenaccia. Pinotto Iacomino, compagno della vittima, avrebbe quindi premeditato l’omicidio. L’uomo infatti sarebbe entrato in casa della vittima, dove dormiva anche il figlioletto di 4 anni, avendo già con sé il coltello con il quale le ha inferto i 12 colpi mortali. Il figlio avrebbe poi riferito ad una vicina la vicina la terribile notte: “Papà ha ucciso mamma e distrutto casa”.

Il pm Fabio De Cristofaro, che indaga con il coordinamento dell’aggiunto Raffaello Falcone, ha chiesto al gip un’ordinanza cautelare nei confronti di Iacomino, visto che la convalida del fermo era avvenuta a Terni, dove l’uomo era inizialmente scappato in auto dopo l’omicidio. Ed è agli inquirenti di Terni che Iacomino aveva raccontato la propria versione, quella del raptus di follia improvviso. L’uomo è quindi accusato ora di omicidio volontario.