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Napoli – Ventidue anni oggi. Victor Osimhen soffia sulle candeline ed esprime un desiderio: tornare a correre su quel campo che gli manca da ben 46 giorni. Lo scorso 13 novembre l’attaccante nigeriano si infortunò alla spalla nel corso dell’impegno contro la Sierra Leone, match di qualificazione alla prossima Coppa d’Africa. Cadde male, uscì dal campo e andò incontro a un lungo calvario. 

In questo arco di tempo l’ex Lille ha saltato ben dieci partite tra campionato ed Europa League, dividendosi tra il Belgio, dove ha effettuato la riabilitazione, e la sua Nigeria, dove ha trascorso le vacanze natalizie. Tra domani e dopodomani dovrebbe far ritorno a Napoli per un ulteriore test di verifica: se darà esito positivo, si riunirà al gruppo di Gattuso, mentre in caso contrario imboccherà nuovamente la strada verso il Belgio per un nuovo ciclo di terapie. L’obiettivo del Napoli, neppure tanto nascosto, è di riaverlo in forma per la Supercoppa Italiana in calendario il 20 gennaio al Mapei Stadium contro la Juventus

L’impatto di Osimhen con il campionato italiano è stato devastante non tanto in termini realizzativi ma nell’apporto fornito al gioco offensivo azzurro. Sei presenze in serie A (in Europa League sono due), due gol e un assist non bastano a sintetizzare quanto sia stata importante per Gattuso la sua esplosività fisica, caratteristica mancante in un organico che in tal senso fa pienamente affidamento sul nigeriano. La rincorsa prosegue, ma con Mertens out per il problema alla caviglia l’attacco ha bisogno di nuova linfa. Gattuso ci spera.