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Napoli – «Il presidente della Regione, De Luca, oggi critica il governo sulla gestione del Recovery fund, parla di furto ai danni del Sud, attacca su ciò che non va, preannuncia battaglie. Benvenuto! Forza Italia sta ripetendo da settimane che il Recovery plan elaborato dal governo è totalmente inadeguato. Ricordiamo ancora una volta a De Luca che il governo che attacca è sostenuto dal suo stesso partito». A dirlo è Annarita Patriarca, capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia.

«Ci sono duecento miliardi di euro in arrivo, e Pd, M5s e Italia viva litigano sulla governance dando la netta sensazione di accapigliarsi solo sulle poltrone della cabina di regia. Altre Regioni italiane, come il Lazio e l’Emilia Romagna, insieme ad altre 22 Regioni europee, dalla Baviera alla Catalogna, dai Paesi Baschi all’Aquitania, hanno scritto ai vertici dell’Ue chiedendo di partecipare direttamente alle discussioni sul Recovery fund. La Campania, invece, sembra disinteressata all’argomento se non nella misura in cui il Recovery diventa spunto per attaccare questo o quel rappresentante del Governo».

«Siamo di fronte a una occasione irripetibile: i fondi europei in arrivo sono l’ultima speranza per il Sud. La bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al capitolo “Parità di genere, coesione sociale e territoriale”, che conta su uno stanziamento di 17,1 miliardi, prevede 3,8 miliardi di euro per “Interventi speciali di coesione territoriale”. Al di là dello specifico obiettivo, ricordiamo che il Recovery plan italiano  conta investimenti su “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, per 48,7 miliardi di euro; per la “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, sono stanziati 74,3 miliardi di euro; per “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, 27,7 miliardi; per  “Istruzione e ricerca” 19,2 miliardi; per “Parità di genere, coesione sociale e territoriale” 17,1 miliardi;  infine, la macroarea Salute prevede 9 miliardi di euro che anche De Luca oggi definisce inadeguati. Concordiamo con lui che non sono abbastanza per le criticità esistenti; per non parlare poi dei soli 3,1 miliardi destinati alla Cultura e al turismo, spina dorsale dell’economia campana».

«Il governatore chieda di essere coinvolto nelle scelte strategiche per la Regione Campania ed esiga che Regioni e Comuni diventino parte attiva nella redazione del Piano. Navigando a vista: il rischio è di restare esclusi dai ragionamenti in atto a livello nazionale ed europeo. Invitiamo pertanto il presidente De Luca ad agire in maniera concreta. De Luca informi urgentemente il Consiglio regionale sulle iniziative che la Campania intende intraprendere per essere protagonista della più grande operazione di ricostruzione dal dopoguerra a oggi. Siamo pronti, come sempre, a fornire il nostro contributo in termini di idee, progetti e iniziative politiche», ha concluso Patriarca.