- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – Ci sono anche due napoletani tra le persone coinvolte in una indagine della Polizia di Stato su un giro di pedopornografia on line.
Si tratta di un dipendente del Comune di Napoli, denunciato a piede libero perché detentore di materiale pedopornografico ma, si legge in una nota della Polizia postale, estraneo alla produzione di contenuti sessuali ritraenti minori.
Arrestato invece un napoletano, membro del gruppo chiuso denominato ‘Famiglie da abusi’, poco più che trentenne: nel corso della perquisizione, eseguita congiuntamente dagli operatori del Compartimento di Napoli e di quello di Bologna su delega dell’Autorità giudiziaria felsinea, gli investigatori hanno rinvenuto circa 200 file pedopornografici, oltre a diretti riscontri della partecipazione dell’indagato alla chat, dove condivideva le proprie fantasie inerenti ad atti sessuali con minori, unendole a foto carpite dalla quotidiana vita familiare, compresa quella di un neonato. Il soggetto è finito in manette per detenzione di ingente quantitativo di materiale pedopornografico e collocato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria di Napoli.