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Pista ciclabile di Napoli Ovest, caos e proteste a Soccavo. La Municipalità 9 chiede lo stop ai lavori, ma il Comune risponde picche. È tensione intorno all’Estensione della rete ciclabile a Fuorigrotta e Soccavo. Anche questo un progetto finanziato dal Pnrr. Lo scorso 15 maggio, il consiglio municipale ha approvato all’unanimità un documento della prima commissione. L’informativa segnalava le “giuste e continue lamentele da parte dei residenti”. Riguardano i lavori lungo alcune tratte, sul versante Traiano. Ma a protestare è la stessa Municipalità Soccavo Pianura, affermando di non aver “mai avuto la possibilità di un serrato confronto con la parte tecnica”. Il parlamentino avrebbe desiderato farlo, per “individuare percorsi ciclabili, che ne garantissero efficienza e non disagio“. Invece, oggi la “situazione sta generando turbative”. Si denuncia un tracciato posto “su strade interessate anche a uffici pubblici (scuole, ASL, Polifunzionale, INPS e posta)“. Sulle parti indicate, sarebbero state anche “eliminate totalmente aree di sosta , soprattutto per le fasce più deboli”. Da qui alla richiesta di sospendere il cantiere, il passo è breve. L’obiettivo è discutere del progetto in una apposita riunione di Commissione, con tutti i servizi interessati. A supporto della richiesta, si ricorda come Soccavo sia interessato dagli eventi sismici in atto nella zona flegrea. “Per cui – si sostiene – è fondamentale garantire vie di fuga”.

Il progetto della pista ciclabile di Napoli Ovest

Alla nota del presidente municipale del 20 maggio, fa riscontro Palazzo San Giacomo 7 giorni dopo. Il Servizio mobilità sostenibile e parcheggi fa subito presente che “non ricorrono” le condizioni per fermare il cantiere. L’intervento per l’ambito nord-occidentale, infatti, “risulta contrattualizzato e in corso”. E inoltre “concorre al raggiungimento del target chilometrico e temporale assegnato, a pena di perdita del finanziamento”. Ma il Comune non rinuncia a pungere, rivendicando un “articolato iter istruttorio”. Una preparazione che “ha interessato anche codesta municipalità”, sfociando nella delibera di giunta comunale di 3 mesi orsono. Ancor più severa la replica sulle “problematiche di sosta lamentate”. Sul punto si fa “particolare riferimento” a via Adriano, “oggetto di lavori in corso”. Secondo i tecnici comunali lì “il percorso ciclabile non interessa aree di sosta regolarmente istituita”. Nondimeno “si segnala la possibilità di sosta sulle strade limitrofe non interessate dai lavori”. Si propone inoltre “di valutare la possibilità di istituire” parcheggi “nella limitrofa area compresa tra via del Catone e via Civitate Dei“. Quanto al tratto in corrispondenza delle Poste, si fanno alcune precisazioni. La cordolatura della pista ciclabile sarà interrotta per circa dieci metri, davanti all’ufficio. Idem “in prossimità dello stesso, così da consentire la sosta ad almeno quattro autovetture”. Per quanto riguarda l’Asl in via Adriano, il Comune sottolinea come la struttura sia “in prossimità della possibile area di sosta compresa tra via del Catone e via Civitate Dei, di cui si è detto”.

Ma intanto, a Soccavo le proteste continuano. E alla Municipalità non sono tranquilli. “La mobilità sostenibile – spiega Giovanna Lo Giudice, consigliera del Pd – è un obiettivo che come amministratori ci siamo posti con determinazione. Tuttavia, non possiamo ignorare le criticità emerse durante i lavori e le preoccupazioni sollevate dai cittadini”. Lo Giudice elenca una serie di presunti nodi irrisolti. Partendo “sin dalle prime fasi progettuali”, con “la mancanza di documentazione chiara”. E passando alla viabilità. “Il restringimento della carreggiata – avverte – pone interrogativi legittimi: l’impatto sul traffico è una questione centrale”. C’è poi il caso posti auto: “Fuorigrotta e Soccavo già soffrono la carenza di parcheggi”. In aggiunta, si temono ricadute sul commercio. Una tutela è invocata per il mercato di via Nerva e le altre attività. In ultimo, si paventa “la sovrapposizione con altri interventi infrastrutturali, come i lavori dell’Arena Sant’Antonio e del collettore Sant’Antonio“. E per adesso può bastare, per agitare i sonni a Soccavo.