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Napoli – Volevano soldi per gli “amici di Barra” e così pretendevano il versamento di una tangente altrimenti non avrebbero potuto continuare i lavori per il palazzetto dello sport Palavesuvio di Ponticelli che sarebbe servito per le Universiadi di luglio a Napoli. Questa mattina su della Dda di Napoli, la polizia ha eseguito un’ordinanza emessa dal gip il 7 ottobre per due persone considerate esponenti del gruppo Aprea-De Luca Bossa-Minichini che in ‘federazione’ comandano i quartieri orientali di Napoli, ovvero Barra, San Giovanni e Ponticelli. In carcere con l’accusa di violenza privata, minacce e tentata estorsione aggravata sono finiti Salvatore Belbasso, 42 anni, e Antonio Assante, 49 anni. I due si sono presentanti i primi di maggio nel cantiere del Palavesuvio dove gli operai stavano rifacendo il tetto e rimuovendo l’amianto imponendo loro di smettere di lavorare: “dovevano mettersi in regola con gli amici di Barra”. Il direttore del cantiere l’8 maggio si è presentato alla polizia e ha raccontato tutto. Dopo alcuni mesi di indagine, nei quali i due si sono anche ripresentati al cantiere, sono scattate le manette.