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Napoli – Era il 1988 quando il cantante neomelodico Gianni Celeste affidò al ‘povero gabbiano’ la metafora di un amore finito, di un uomo lasciato dalla sua fidanzata, ormai stanco della vita. A oltre trent’anni di distanza, grazie ai social, il tormentone ha raggiunto decine di migliaia di persone, riportato alla luce dai tiktoker palermitani Pietro Modica e Franco Gioia. Il brano (dal titolo ‘Tu Comm’a mme’) è entrato di fatto in poche settimane tra i 50 più ascoltati in Italia, complice un motivetto canticchiato in ogni dove. Il particolare non è sfuggito a un ambulante napoletano che ha fiutato l’occasione per fare business. Detto-fatto: ecco il peluche a tema, annunciato in pompa magna con un megafono, in vendita alla modica cifra di tre euro. A questo punto viene da chiedersi: povero gabbiano o poveri noi?