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Napoli – Professioni sanitarie, dopo il Moscati di Avellino, il manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva stamani ha firmato l’atto deliberativo n. 387 con cui ha indetto il primo concorso pubblico, attesissimo dalla categoria, per titoli ed esami per la copertura a tempo pieno e indeterminato per la copertura di 3 posti di dirigente delle Professioni sanitarie infermieristiche e Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione a cui si aggiunge la dirigenza della professione di Ostetrica. Si tratta del primo passo per dare attuazione al ridisegno dei servizi sanitari della Asl previsto nel nuovo atto aziendale presentato la settimana scorsa ad operatori e sindacati.
Uno strumento di governance prezioso per ottimizzare le routine di lavoro e le liste di attesa – avverte Franco Ascolese presidente dell’Ordine delle 18 professioni sanitarie dell’area Tecnica, della Riabilitazione e Prevenzione – previsto dalle leggi ma al palo in molte altre aziende sanitarie della Campania. In un recente incontro con Gaetano Gubitosa, manager dell’ospedale di Caserta, ci siamo resi conto che non c’è condivisione di una linea guida non solo dettata dalle leggi italiane ma pienamente condivisa anche dalla direzione regionale del dipartimento Salute della Regione Campania che con un’apposita nota inoltrata nei mesi scorsi ai 17 manager della Campania ha specificamente sollecitato l’applicazione di tale impianto che prevede un dirigente per ogni area sanitria. Dotare le aziende sanitarie – conclude Ascolese – di una figura di coordinamento dirigenziale per tutte le aree assistenziali non mediche non risponde a criteri di ottimizzazione delle cure ospedaliere e territoriali in un’ottica di appropriatezza ed economicità in una fase in cui, anche grazie ai finanziamenti del Pnrr, si punta a potenziare le attività di cura più prossime al paziente, l’assistenza domiciliare e distrettuale e l’ambulatorietà, rendendo le funzioni delle aziende ospedaliere più stringenti sulle cure per acuti. Ancora oggi molti servizi di prima linea, come le radiologie, le emodinamiche, i laboratori di analisi, sono sguarniti di figure tecniche come i tecnici di radiologia, i tecnici di laboratorio, i perfusionisti e così anche nelle aree della riabilitazione e prevenzione la cui carenza fa scadere la qualità e accresce liste di attesa e ingorghi dei dipartimenti di urgenza e di elezione.
Evidentemente va reso atto a Renato Pizzuti direttore del Moscati e a Verdoliva, di essere ben centrati su questi obiettivi di Salute che condividiamo tutti”.

“La Asl Napoli 1 sin dal 2019 – scrive Verdoliva in delibera – ha adottato un modello organizzativo dei servizi delle professioni sanitarie. Poi, dopo l’emergenza pandemica, a giugno dello scorso anno, abbiamo utilizzato un’unità della graduatoria delle professioni sanitarie ostetriche del Santobono poi il 6 luglio scorso si è provveduto ad adottare, in via definitiva il Piano triennale del Fabbisogno di personale. Ad oggi non ci sono graduatorie per la dirigenza delle professioni tecnico-sanitarie dell’area riabilitativa e della prevenzione”. Un iter che prende le mosse da un impianto di norme risalenti a un Dpcm del 2008 concernente appunto la disciplina per l’accesso alla qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie (infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, prevenzione e di Ostetrica). Il bando di concorso sarà operativa con la pubblicazione sul Bollettino regionale e sulla Gazzetta ufficiale.