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Napoli – Non c’è da sorridere, anzi ci sarebbe da pensare eccome. La classifica, parziale, stilata da ItaliaOggi con l’Università la Sapienza di Roma è impietosa se si guarda alla posizione di Napoli, capoluogo della Campania. La valutazione sulla qualità della vita si basa su nove elementi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita, con 21 sotto dimensioni e 84 indicatori di base. Tutti dati che condannano la città partenopea e che, in generale, mettono anche in grosso risalto la differenza tra Nord e Sud. Confermato il podio dello scorso anno con Bolzano al primo posto, Treviso al secondo e Belluno al terzo. Bisogna andare verso il basso per trovare Napoli che si assesta al posto numero 108. La notizia buona, se così si può dire ed è una parziale, molto parziale, consolazione, è che la situazione non è peggiorata rispetto allo scorso anno. Sono numero che non lasciano scampo, c’è da migliorare la qualità della vita in una città che ha palesato tantissimi problemi in ogni suo aspetto preso in considerazione. Le posizioni ufficiali saranno rese note domani quando sarà pubblicata ufficialmente l’indagine realizzata da ItaliaOggi