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Napoli – Quanto costa un sogno? Quanto costa la realizzazione di un progetto che si insegue da anni? Forse, basterebbero solo cinquanta centesimi da parte di qualche migliaio di cittadini per salvare un ristornate, per salvare il sogno di Giuseppe Overa.

Giuseppe ha 45 anni, una famiglia e un sogno, quello di aprire un ristornate “Donna Matilde” situato in piazza Matilde Serao e così chiamato in onore della donna che meglio di chiunque altro è riuscita a descrivere il ventre di Napoli e la sua gente, quella a cui Giuseppe chiede aiuto.

Gli trema la voce e gli si inumidiscono gli occhi mentre registra un video in racconta il suo progetto, una raccolta fondi per salvare il suo locale bloccato dalla pandemia e poter così procedere con i lavori di ristrutturazione inaugurarando quello che sembra un traguardo lontano.

Mostra il locale, “questo sarà l’ingresso, ecco la scala per le due sale superiori e qui ci sarà la cucina”, indica andando su e giù nella struttura che ormai ha preso in affitto due anni fa e di cui paga regolarmente il mensile, la struttura fatta di mattoni e pavimenti che inizia a dare forma al suo sogno.

“Questa bestia nera, il Covid, mi ha messo in ginocchio e ora non so come fare. Io a questo sogno non voglio rinunciare perché ho costretto la mia famiglia a rinunciare a molti benefici per ripagarli con un futuro migliore. Quindi non mi arrendo e per questo ho creato questa raccolta fondi su gofoundme. Si tratta di 50 centesimi per un sogno”, confessa emozionato Giuseppe.

“Se mi sosterrete e aderirete alla mia iniziativa io vi ringrazierò cucinandovi un piatto di pasta tipico napoletano” aggiunge Giuseppe che in quello che sta facendo ci mette anima e cuore.

“Bisogna fare di tutto per realizzare i proprio sogni”, conclude e lui è la dimostrazione di un uomo che non si abbatte e che, coraggiosamente continua a difendere il ristornate che nascerà.