Era il 7 febbraio quando un gruppo di rapinatori prese d’assalto la Banca Popolare SanFelice 1893, di viale Manzoni, a Carpi, nel modenese. I banditi, brandendo un cutter, avevano costretto i dipendenti a consegnare loro il denaro. Questa mattina la polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Modena, su richiesta della Procura, nei confronti di cinque persone e della misura dell’obbligo di presentazione alla pg per un altra. I cinque, tutti campani, sono accusati di rapina aggravata in concorso. I presunti responsabili sono stati individuati grazie alle indagini della squadra Mobile e del Commissariato di Carpi. Decisiva è risultata l’analisi delle immagini riprese dalle telecamere comunali e autostradali, oltreché del traffico telefonico. Quel giorno a fare irruzione nell’istituto di credito erano stati due rapinatori col volto travisato da una mascherina Fp2. Minacciandoli con un cutter, avevano intimato a tre clienti e a due dipendenti di portarsi all’interno di un vano tecnico in attesa dell’apertura della cassa temporizzata, che sarebbe avvenuta 20 minuti dopo. Una volta prelevato il denaro, 17mila euro, si erano dati alla fuga a bordo di un’auto. Oltre ai due esecutori materiali della rapina, gli altri quattro hanno partecipato alle varie fasi organizzative ed attuative del colpo. Tre dei cinque indagati sono stati raggiunti dalla misura mentre si trovavano già in carcere, a Napoli, per altri reati. E a Napoli è stato rintracciato anche il destinatario dell’ordine di presentazione alla pg, mentre gli altri due si trovavano a Siena e Ravenna.
Rapinarono una banca nel modenese, in sei finiscono nei guai
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