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Napoli – Dopo il dramma di aver visto morire suicida la propria figlia, arriva un barlume di soddisfazione. “Mi sono sempre detta che nessun’altra deve attraversare l’inferno che ha dovuto attraversare Tiziana e nessun’altra madre deve provare quel dolore straziante e annichilente che ancora oggi mi sta divorando dentro. La giustizia terrena ci deve essere, non può significare un’ombra vana”. Con queste parole Maria Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone, la 32enne che nel 2016 si è tolta la vita dopo la diffusione sul web di suoi video hot, commenta a caldo il sì all’emendamento sul revenge porn approvato dalla Camera.

Non ho mai smesso di lottare – scrive Maria Teresa Giglio in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook – e il mio unico interesse è stato sempre e solo quello di costringere le istituzioni a legiferare anche in Italia una norma ad hoc. Ora, dopo tantissimo tempo, si è aperto uno spiraglio di luce, dopo tanti palleggi e altre priorità da parte dei politici che ci governavano in precedenza. Infatti nonostante i miei disperati appelli, non ricordo che sia stato un tema prioritario per chi ci ha governato in precedenza. Ora a questo ci ha pensato il nuovo esecutivo con un ddl approvando anche l’emendamento presentato dalle opposizioni. Al di là delle sterili polemiche riguardo ai meriti e alla paternità di questa legge, definita erroneamente revenge porn, spero solo che venga approvata in tempi auspicabilmente rapidi e soppesando bene i molteplici aspetti, con l’aiuto ovviamente di grandi esperti. Qui si tratta di dare una risposta chiara, severa e penale ad atteggiamenti criminali commesse da persone adulte che lo Stato non può educare come ragazzini“, conclude la donna.