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Napoli – La giunta de Magistris si rifà il “look” in occasione del giro di boa di metà sindacatura. Due le principali novità emerse dal rimpasto presentato stamattina alla stampa: la compagine dei Verdi esce dalla squadra di governo cittadino e l’assessore Enrico Panini ottiene la promozione a vicesindaco, subentrando dunque a Raffaele Del Giudice, che mantiene comunque la delega all’Ambiente.    

In ballo non ci sono però soltanto gli equilibri interni all’attuale giunta comunale. Nel mirino finisce soprattutto l’ormai quasi imminente competizione elettorale per la conquista di Palazzo Santa Lucia e quella successiva per la riconferma alla guida di Palazzo San Giacomo: «Quella sul futuro candidato sindaco è una domanda che inizio a sentire da un po’ e sulla quale dobbiamo iniziare a confrontarci sempre di più», ammette il sindaco Luigi de Magistris sulla scelta del candidato per le Amministrative del 2021.

L’ex pm è al suo secondo mandato a Palazzo San Giacomo e non nasconde la riflessione su una sua candidatura a presidente della Regione: «Non si può far passare troppo tempo per scegliere il candidato al Comune. Credo che le due cose, come tempi, viaggeranno assieme. Nel momento in cui dovessi sciogliere la riserva definitivamente se candidarmi a Palazzo Santa Lucia, dobbiamo avere anche il candidato a Palazzo San Giacomo». De Magistris si dice consapevole che nella coalizione che sostiene la sua Amministrazione «le aspirazioni sono tante».

Di sicuro «l’attuale vicesindaco non può essere un candidato al Comune perché non riesco a immaginare un candidato che non parli la lingua napoletana», con riferimento a Enrico Panini, nato a Reims in Francia e cresciuto a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. «So che all’interno della Giunta c’è più di un assessore che vorrebbe legittimamente candidarsi a sindaco – prosegue de Magistris – e so che ce ne sono altri fuori, anche qualche presidente di Municipalità. Sceglieremo insieme e, immagino, l’ultima parola spetta un po’ anche a chi avrà governato Napoli per dieci anni e viene riconosciuto capo della coalizione politica. La scelta del candidato sindaco sarà un elemento della nostra riflessione nelle prossime settimane», conclude de Magistris.

«Siamo pronti anche a sfide più grandi: siamo pronti per le Europee, per le Regionali, per le prossime Amministrative e, nel caso, anche per altro. Questo è il lavoro che deve fare un capo politico di una coalizione, il sindaco di Napoli e della Città metropolitana di Napoli», ha poi aggiunto de Magistris presentando il rimpasto della sua Giunta. «So che questo momento è un giro di boa – ha detto – e so che si apre una fase nuova, nell’interesse della città che guido ma anche in una proiezione politica e amministrativa che guarda oltre i confini di questa città. È evidente che Napoli rappresenta un laboratorio politico importante».

Nuovo rimpasto, dunque, per la giunta comunale di Napoli guidata dal sindaco Luigi de Magistris. Due i nuovi nomi e diversi i cambiamenti nelle deleghe dello stesso sindaco e degli assessori che già da diversi anni fanno parte della squadra di de Magistris. A lasciare sono Alessandra Sardu e Maria D’Ambrosio, fanno il loro ingresso Laura Marmorale e Monica Buonanno: alla prima vanno le deleghe ai diritti di cittadinanza, coesione sociale, immigrazione e integrazione dei migranti, mentre la seconda riceve le deleghe al lavoro, al diritto all’abitare e alle attività produttive. Temi «centrali, nella fase che stiamo vivendo e obiettivi sui quali non sono ancora soddisfatto». Cambia anche il vicesindaco: non più Raffaele Del Giudice, assessore all’Ambiente che mantiene la delega, ma Enrico Panini, confermato assessore al Bilancio. De Magistris, per la cronaca, ha avocato a sé la delicata delega al Verde.