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Napoli – Il rione Luzzatti rende omaggio a “L’amica geniale”. In un clima di grande festa stamattina, alla presenza tra gli altri del presidente della Regione Vincenzo De Luca, degli assessori regionali Lucia Fortini e Franco Roberti, e del presidente della Fondazione Polis Don Tonino Palmese, è stato inaugurato il murales ufficiale realizzato sulla parete esterna della biblioteca rionale.

L’opera, proposta dalla IV Municipalità, è stata resa possibile grazie al sostegno economico della Fondazione Polis e della Regione Campania. A dir poco calorosa l’accoglienza che i ragazzi della scuola media Ruggiero Bonghi hanno voluto riservare a Ludovica Nasti (Lila) e Elisa Del Genio (Lenù). Il murales, realizzato da Eduardo Castaldi, fotografo ufficiale sul set, vuole rendere omaggio al romanzo di Elena Ferrante ma anche onorare la memoria del professore Agostino Collina che 70 anni fa fondò la biblioteca e che offri a tante ragazze e a tanti ragazzi che non avevano la possibilità di frequentare la scuola l’opportunità di avvicinarsi alla lettura e di istruirsi. Ed è proprio a lui che a breve sarà intitolata la biblioteca.

Nel corso dell’inaugurazione il governatore De Luca ha anche annunciato il finanziamento di 2 milioni di euro per la riqualificazione dell’ex Cinema Rivoli di piazza Coppola. Quanto al murale, il presidente della Municipalità 4 Giampiero Perrella spiega che «va nella direzione di stimolare le persone a scoprire e visitare il quartiere, trasformare mura grigie della città in opere che raccontano la storia, la cultura, l’anima di un territorio e contribuire a una vera rinascita del Rione Luzzatti». Secondo Perrella «l’opera di Castaldo è importante perché è la palese testimonianza di come il Rione, a dispetto di come è stato dipinto in passato, possa raccontare anche tanti esempi positivi. Oltre a raffigurare le bravissime piccole protagoniste della serie, che come sappiamo si ritrovano a vivere la loro infanzia nelle difficoltà quotidiane proprie di quei tempi, ricorda anche figure spesso dimenticate come il professor Collina, il maestro Ferraro del romanzo, una persona realmente esistita e amatissima dai cittadini. È grazie a lui, infatti, che negli anni ’40, proprio qui, in un territorio particolarmente martoriato dalla guerra, fu fondata la Biblioteca popolare circolante, all’epoca luogo di ritrovo per tutti coloro che non potevano permettersi il lusso di studiare ed oggi punto di riferimento per i residenti della zona».